Carissimi, ho letto con molta attenzione il vostro comunicato “GLI AUGURI NON BASTANO: SI DEVE FARE DI PIU'” e le vostre considerazioni sull’importanza di valorizzare il lavoro svolto da tutti i colleghi. Sento la necessità di condividere due considerazioni: - una volta eravamo “personale”, poi siamo diventate “risorse umane”, poi “capitale umano”, oggi solo un “costo” - qualcuno, ad esempio la sottoscritta, farebbe volentieri un part-time verticale anche se non ha bambini piccoli. Perché l’azienda non ci pensa mai? Potrebbe risparmiare un bel po’ e rendere tutti più contenti. Qualche volta basterebbe così poco... |
Sono sempre di più i colleghi che ci scrivono e questo ci fa estremamente piacere.
Sono proprio i colleghi che ci segnalano le varie problematiche e, spesso, son proprio loro a suggerirci soluzioni adeguate che noi sottoponiamo ben volentieri all’azienda con la quale, insieme alle altre OO.SS., ci confrontiamo nel tentativo di raggiungere accordi che consentano di recuperare una serenità che, ci dispiace dirlo, sembra sempre più un lontano ricordo.
Qualche volta anche noi abbiamo la sensazione che l’azienda non ci consideri altro che un costo, che si dimentichi di chi lavora e fa del proprio meglio per ottenere i risultati e raggiungere gli obiettivi assegnati in un contesto non certo facile.
Ci viene ricordato spesso che dovremmo ritenerci fortunati per avere un posto di lavoro, noi non dobbiamo aver alcun timore a rispondere che il nostro posto di lavoro ce lo guadagnamo ogni giorno lavorando con responsabilità e professionalità.
E con il nostro lavoro garantiamo anche il posto e i lauti compensi di chi dovrebbe gestire la nostra azienda con lungimiranza e non mirando ad ottenere risultati a breve periodo. Quello del part-time è un tema molto sentito e molto delicato
e richiede maggiore attenzione da parte di tutti quanti, azienda
in primis.
Quando un collega dichiara di avere delle problematiche serie e non viene ascoltato si corre il rischio che perda la propria motivazione e che lavori con un po’ meno entusiasmo, con conseguenze non proprio positive per la collettività stessa.
Hai perfettamente ragione: basterebbe così poco. Ci auguriamo di poter comunicare presto la costituzione della Commissione per le Pari Opportunità a conferma di quell’attenzione e sensibilità più volte dichiarata dal management.
In quella sede sarebbe possibile approfondire quei temi così importanti per tante colleghe e tanti colleghi.