Buongiorno, lavoro in Veneto Banca con un contratto di apprendistato dal settembre del 2012 e sono un vostro iscritto. In uno dei tanti dibattiti televisivi nei quali si parla di Jobs Act ho scoperto che il comma 3 della Legge 183/2014 prevede che siano assoggettati a un contratto a tutele crescenti tutti quei dipendenti assunti a tempo indeterminato dopo l’entrata in vigore del presente decreto anche se in azienda precedentemente a tale data. Sono particolarmente amareggiato. Rispetto ai colleghi con un’anzianità maggiore prendo uno stipendio più basso e non ho diritto integralmente al vigente CIA. Non mi sono mai sentito un lavoratore di serie B proprio perché sapevo che era una condizione provvisoria e che a breve avrei avuto gli stessi diritti e le stesse tutele di tutti i miei colleghi. E’ vero che oggi un posto di lavoro è importante e che si deve essere disposti a qualche sacrificio, ma come è possibile che nessuno abbia fatto o detto nulla a difesa dei giovani come me che perdono un’importante tutela e la garanzia di un futuro più sereno? E’ possibile che a pagare dobbiamo essere sempre noi? |
Ci auguriamo che sempre più giovani si rendano conto del delicato ruolo del sindacato e, nel nostro settore, della FABI, il sindacato autonomo dei bancari.
Ti assicuriamo che abbiamo sempre cercato di dedicare molta attenzione a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori indipendentemente dalla loro età, dal loro inquadramento o ruolo. Infatti, a dimostrazione dell’attenzione riposta alle condizioni dei più giovani, con gli accordi sottoscritti negli ultimi anni, al fine di favorire il ricambio generazionale, abbiamo ottenuto che l’azienda stabilizzasse un numero di risorse pari al numero di uscite di coloro che avessero maturato il diritto alla pensione.
Possiamo affermare con certezza che tutti i colleghi in servizio alla data del
26 ottobre 2012, assunti con un contratto di apprendistato come nel tuo
caso, salvo aver ricevuto una valutazione non sufficiente, alla scadenza avranno il proprio rapporto di lavoro trasformato in un contratto a tempo indeterminato.
E questo è un primo aspetto che merita un apprezzamento.
Per quanto riguarda il Jobs Act quello che hai appreso dalla televisioni è corretto.
La legge 183/2014 prevede che siano assoggettati a un contratto a tutele crescenti tutti quei dipendenti assunti a tempo indeterminato dopo l’entrata in vigore del presente decreto anche se in azienda precedentemente a tale data. Nell’ipotesi di rinnovo di CCNL sottoscritta tra OO.SS. e Abi lo scorso 31 marzo, questo tema non è stato ignorato.
Al contrario è stato trattato e come sindacato abbiamo strappato l’importante impegno a redigere, entro 90 giorni, un testo coordinato del CCNL nel quale si confermi che quanto previsto dall’art. 77, comma 2, del CCNL 2012 si riferisca ai lavoratori, in servizio alla data del 7 marzo 2015, delle imprese che occupavano complessivamente più di 15 dipendenti alla medesima data. Come OO.SS. aziendali faremo tutto il possibile per tentare di “sterilizzare” le ricadute di tale nuova normativa, ma proprio per questo motivo abbiamo bisogno della “forza” e della fiducia di tutti i colleghi. Ecco perché è importanti iscriversi ad un Sindacato.
In tempi di mutevoli scenari ed incertezza economica, potrà essere di grande aiuto per la “tutela” un punto di riferimento stabile e presente per rispondere ai quesiti e aiutare e coadiuvare lungo il cammino lavorativo affrontando insieme ogni eventuale difficoltà o pericolo che si potrebbe incontrare.