Purtroppo settimana scorsa è morta mia suocera. Come mi era stato detto dalla referente delle Risorse Umane della Direzione Territoriale ho inserito tre giorni di permesso retribuito per lutto in famiglia allegando il certificato di morte. Ora però i colleghi dell’Ufficio Amministrazione del Personale mi chiedono quanto segue: “...ti chiedo di inoltrare lo stato di famiglia: il permesso lutto infatti è previsto nel caso in cui il suocero sia convivente, cioè risulti dal tuo stato di famiglia...” E’ corretto? |
Caro collega, l'art. 4 della Legge 8 marzo 2000, n. 53 stabilisce che la lavoratrice e il lavoratore hanno diritto ad un permesso retribuito di tre giorni lavorativi all'anno in caso di decesso o di documentata grave infermità del coniuge o di un parente entro il secondo grado o del convivente, purché la stabile convivenza con il lavoratore o la lavoratrice risulti da certificazione anagrafica. Disposizioni più vantaggiose possono essere contenute nei contratti collettivi di riferimento. Ad esempio, il CIA di Veneto Banca non prevede il requisito della convivenza del coniuge o di un parente entro il secondo grado per avere diritto ai permessi retribuiti e per tutti gli altri casi prevede il requisito della convivenza. Quanto alla parentela, il codice civile (artt. 74-78) si riferisce al vincolo che lega tra loro le persone che discendono da uno stesso stipite. A titolo esemplificativo sono parenti di primo grado i figli e genitori; sono parenti di secondo grado, fratelli e sorelle, nonni e nipoti (figli dei figli). L'affinità è invece il vincolo che unisce un coniuge ai parenti dell’altro coniuge: sono affini di primo grado suoceri, genero e nuora. Quindi la richiesta che hai ricevuto dai colleghi dell’Ufficio Amministrazione del Personale è legittima. Ci dispiace che ci siano ancora molti referenti delle Risorse Umane, soprattutto nelle varie Direzioni Territoriali, che non conoscano bene le norme che regolano il rapporto di lavoro e che, con le loro risposte, possono indurre i colleghi in errore. Avevamo chiesto di predisporre appositi corsi per formare queste importanti figure, trait d’union tra i colleghi e la Direzione, e ci auguriamo che l’azienda accolga questa nostra semplice, ma tutt’altro che banale richiesta.
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Luglio 2017
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