Nella predisposizione del modello 730/2012, il CAF FABI mi ha indicato che le spese rimborsate dall'assicurazione (RBM, Faro, eccetera) possono essere indicate solo per l'importo rimasto a mio carico. In poche parole, se ho speso 100 e l'assicurazione mi ha rimborsato 70, posso indicare nel 730 solo 30. Nei giorni scorsi, mentre stava parlando con dei colleghi, ho sentito un sindacalista, non della FABI, sostenere invece che tutte le spese possono essere detratte integralmente, che siano state rimborsate o no dalla polizza assicurativa interna. Mi potreste confermare quale è l’interpretazione corretta? |
La presenza di questi contributi è segnalata al punto 129 del CUD 2012. In base ad accordi sindacali, la polizza sanitaria è a carico della banca, che paga in nome e per conto del dipendente.
Se controlli il tuo CUD, proprio sul punto 129 è indicato l'importo che la banca ha versato per te nel 2011.
Questo importo non contribuisce a formare reddito, e quindi non è stato soggetto a tassazione.
Al punto 129 del CUD puoi riscontrare la cifra di 770 euro (se sei assicurato solo tu e i tuoi familiari a carico), 895 euro (se hai scelto di pagare il premio aggiuntivo di 125 euro per il coniuge non a carico), o importi ancora maggiori se hai scelto di assicurare i figli conviventi non più a carico.
In ogni caso anche gli eventuali premi aggiuntivi versati per estendere l'assicurazione al coniuge o ai familiari non a carico, non contribuiscono a creare reddito imponibile.
Sempre con riferimento al punto 129, nonché alle annotazioni in calce al CUD "CONTRIBUTI PER ASSISTENZA SANITARIA VERSATI A ENTI O CASSE AVENTI ESCLUSIVAMENTE FINI ASSISTENZIALI", viene ben specificato quanto segue: "LE SPESE SANITARIE RIMBORSATE PER EFFETTO DI TALI CONTRIBUTI NON SONO DEDUCIBILI O DETRAIBILI IN SEDE DI DICHIARAZIONE DEI REDDITI". Insomma, si potrebbero inserire integralmente le spese sanitarie, comprese anche quelle rimborsate, solo nel caso in cui il premio assicurativo fosse stato pagato direttamente dal collega, ad una compagnia assicurativa di sua scelta ed esterna alla forma di assistenza sanitaria convenuta con la banca.
Ci auguriamo di essere riusciti a fare un po’ di chiarezza per evitare che qualche collega, magari mal consigliato, possa commettere qualche errore in fase di dichiarazione dei redditi e vedersi comminare fastidiose sanzioni.
Un brutto caso di superficialità e disinformazione.... non c'è che dire!