Sono iscritto FABI da anni, e sono donatore AVIS. Vi porto a conoscenza di un fatto increscioso. Quando lo scorso mese ho comunicato al mio Responsabile che mi sarei assentato una giornata nella settimana per effettuare la donazione di sangue, mi sono sentito ancora una volta trattare come il furbetto alla ricerca di un pretesto per saltare un giorno di lavoro!!! Trovo personalmente mortificante questo atteggiamento visto che donare sangue dovrebbe essere considerato un atto di altruismo nei confronti del prossimo. A questo proposito, cosa prevede la normativa vigente? |
purtroppo non è la prima segnalazione di questo tipo che riceviamo. Quando si tratta un argomento come quello della donazione, che evidenza e risalta le qualità di altruismo e generosità dei colleghi, non possiamo che manifestare apertamente il nostro disappunto e chiedere all'Azienda di intervenire, ogni volta che i diritti dei colleghi non vengono rispettati. Ma come è possibile ostacolare chi è felice di donare qualcosa di sé per il bene di tutti? Cosa succederebbe se nessuno andasse più a donare? Siamo sicuri che, per fortuna, quelli che si comportano come il tuo Responsabile sono pochi mentre molti accolgono responsabilmente questo tipo di richiesta senza porre troppi problemi. Per rispondere con maggior competenza alla tua domanda abbiamo girato il problema ad un nostro collega che è Presidente di una tra le maggiori sezioni Avis d’Italia:
“La normativa di riferimento è la legge 13.7.1967 nr 584, dove all’art. 1 si riconosce al donatore il diritto ad una giornata di riposo a fronte della cessione gratuita di sangue a uso terapeutico”.
Nelle diverse interpretazioni circa le modalità attuative e nel caso specifico: “la donazione ordinaria va sempre comunicata al datore di lavoro (qualcuno sostiene anche la mattina stessa ma è buona norma preavvisare con almeno una giornata di anticipo) e giustificata al rientro con la certificazione rilasciata dal Centro trasfusionale o dall'Avis. Non è prevista la richiesta di autorizzazione al datore di lavoro”, bensì una semplice manifestazione della volontà di effettuare la donazione in quella data.” La FABI è a favore della donazione di sangue, anche perché (come recita il moto dell’AVIS): più sangue = più vita.