Buongiorno, oggi è venuto “a trovarci” il referente delle Risorse Umane per comunicare al nostro giovane collega, che lavora da circa tre anni con il contratto a tempo determinato prorogato più volte, che la sua esperienza lavorativa in Veneto Banca è giunta al termine. Insomma il 30 novembre il suo rapporto di lavoro cessa e, probabilmente, lo stesso varrà per molti altri colleghi che si trovano nelle sue stesse condizioni. A noi resta l’amaro in bocca e il rimpianto per la perdita di un ottimo collega che si è sempre dimostrato all’altezza dei compiti assegnati e con il quale, nel tempo, si è creata una bella amicizia: non lo consideravamo più semplicemente un collega. Purtroppo una cosa appare evidente: per colpa degli errori di chi negli anni si è arricchito alle nostre spalle, siamo noi lavoratori a subire le conseguenze e per primi sono proprio i più giovani, quelli con un contratto “a scadenza”, quelli che per tutti questi mesi hanno lavorato con il massimo impegno, quelli che per questa loro particolare situazione sono stati “sfruttati” per benino e adesso ricevono il benservito.Dopo di loro a chi toccherà? Buon lavoro per i mesi intensi che ci aspettano. |
E’ un chiaro segnale che la situazione è veramente difficile e l’azienda ha evidentemente deciso di rinunciare a diversi colleghi con contratto di lavoro a tempo determinato.
Va però anche detto che tale sorte non è toccata a tutti questi colleghi, grazie a più accordi sottoscritti tra OO.SS. e azienda che si sono susseguiti nel tempo.
In ogni accordo sottoscritto su materie sindacali abbiamo ribadito la richiesta alla Banca di prestare una particolare attenzione ai colleghi più giovani e con rapporto di lavoro precario e siamo riusciti a ottenere che molti di loro siano stati e verranno stabilizzati.
Nella nostra banca continuiamo a riscontrare numerose contraddizioni: cessano il rapporto i giovani, quelli che costano meno di tutti nel mentre vengono assunti dirigenti con retribuzioni importanti, talvolta ingiustificate. Permangono sprechi, tra i quali le consulenze, anche quelle dei
“pareri legali” sui quali ci piacerebbe metterci il naso...
Nel caso in cui dovessero venire a chiederci ulteriori sacrifici, siamo fin d’ora determinati a pretendere di poter vedere tutte le carte e chiedere che ci siano fornite le informazioni necessarie all’analisi accurata dei conti e della conseguente situazione in cui ci troviamo.
Ribadiamo che se l’azienda dovesse manifestare l’intenzione di ricorrere ai licenziamenti collettivi, siamo determinati a procedere per la proclamazione dello sciopero generale.