Un responsabile di filiale riceve una corposa lettera di contestazione dove, per la gravita dei fatti riportati, è quasi certo il rischio di licenziamento. L’azienda contesta l’operato del collega relativamente a diverse operazioni che riguardano un gruppo di società riconducibili a un cliente storico della filiale. L’azienda sostiene che il collega abbia ripetutamente autorizzato un’anomala operatività in violazione della normativa antiriciclaggio e che abbia indebitamente e sistematicamente permesso la creazione di liquidità a favore di tutte le società autorizzando, a fronte del versamento di assegni bancari senza attendere che questi ultimi diventassero disponibili, bonifici di consistente importo. |
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Luglio 2017
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