Cari colleghi sindacalisti della FABI, è la prima volta che ricevo un messaggio dalla NES nel quale sostengono che, nel controllo delle banconote del plico da me inviato, hanno riscontrato 2 banconote da € 10 sospette di falsità. Questo fatto si traduce in una differenza che deve pagare il cassiere? Tanto per saperlo. Grazie. |
In coerenza con l’art. 39 del nostro CCNL, il personale di cassa, ferma restando la propria responsabilità individuale derivante dalle mansioni svolte, non risponde di banconote false la cui contraffazione risulti tale da potersi accertare solo attraverso particolari apparecchiature o mezzi di riconoscimento che l’impresa non abbia messo a disposizione dell’interessato. In mancanza di tali strumenti l’interessato non risponde se la contraffazione risulta tale da poter essere tecnicamente accertata soltanto in sede di controllo da parte della Banca d’Italia o della BCE. E’ indispensabile pertanto che le conta banconote siano sempre funzionanti e in grado di individuare i falsi. Nel caso si rilevi qualche anomalia nel loro funzionamento, occorre l’intervento immediato dell’assistenza. Deve essere valutata con certezza l’esistenza dei mezzi e apparecchiature aziendali e inoltre che gli stessi si prestino a un uso adeguato e sicuro. Le differenze di cassa generate da banconote sospette di falsità, una volta provata la loro falsità, compito quest’ultimo della sola Banca d’Italia, finirebbero per essere a carico dei colleghi che le hanno introitate come previsto dalla Circolare di Veneto Banca n. 013 / 2009 del 29/10/2009 dal titolo “Trattamento e regolarizzazione delle differenze di cassa” nel capitolo dedicato alle differenze di cassa generate da banconote sospette di falsità anche quando individuate dal servizio cosiddetto Porta Valori. Le disposizioni aziendali prevedono che tali differenze debbano essere trattate alla stregua delle deficienze di cassa, per cui gli addetti operativi che hanno eseguito la rimessa del contante dovrebbero rimborsare l’importo entro 15 giorni dalla data della partita ricevuta (chiudendo la stessa per cassa/conto). Nel caso in cui successivamente la Banca d’Italia riscontri la banconota “non falsa”, la stessa provvederà ad inviare direttamente alla Filiale un vaglia cambiario di pari importo.
Per ogni specifico dubbio invitiamo comunque a contattarci.