“Riteniamo inaccettabile la proposta, avanzata oggi dal Presidente del Comitato Affari Sindacali e Lavoro dell’ABI, Alessandro Profumo, di trasferire argomenti di pertinenza del Contratto Nazionale alla contrattazione aziendale, in cambio di una generica disponibilità a riconoscere quanto dovuto ai lavoratori in base all'andamento dell'inflazione” |
Durante il confronto con i sindacati, Profumo ha dichiarato che alcune componenti economiche del Contratto sono completamente da rivedere al fine di non avere elementi di automatismo, come ad esempio agli scatti d’anzianità, e che l’ABI non ha intenzione di accettare le dinamiche automatiche del costo del lavoro, ribadendo di essere intenzionata a puntare sulla contrattazione di secondo livello a scapito di quella nazionale, oltre a sottolineare che l’occupazione del settore scenderà in modo consistente nel prossimo futuro, anche alla luce delle possibili nuove aggregazioni.
Al termine della riunione, l’ABI ha comunque manifestato la sua disponibilità a dare una risposta a tutte le questioni sollevate dal sindacato, nella prossima riunione del 29 ottobre, alla quale seguiranno altri tre incontri: il 5, il 6 e 13 novembre.