1° CONGRESSO DELLA FABI
20/05/2011
Nasce il Coordinamento della Fabi del Gruppo Veneto Banca
LETTERA DI CONVOCAZIONE.pdf | |
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IVANO PAROLA - VERSO IL NOSTRO PRIMO CONGRESSO.pdf | |
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IVANO PAROLA - RELAZIONE INTRODUTTIVA.pdf | |
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INTERVENTO DI GIUSEPPE ALGERI NUOVO SEGRETARIO COORDINATORE.pdf | |
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INTERVENTO DI LUCA RUFFONI.pdf | |
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MOZIONE FINALE.pdf | |
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ELEZIONE ORGANISMI E ASSEGNAZIONE INCARICHI.pdf | |
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“PAROLA A PAROLA”
INTERVISTA AL NOSTRO IVANO PAROLA A CONCLUSIONE DEI LAVORI CONGRESSUALI.
Ivano, com’è andato il I° Congresso FABI del Gruppo Veneto Banca ?
Tutto come nelle previsioni: è stata una festa!
Un Congresso, il nostro I° Congresso svoltosi a Bergamo il 20/5, che ha visto la presenza di due Segretari Nazionali uno dei quali il nostro Segretario Nazionale di riferimento Luca Bertinotti, la partecipazione di molti amici della Segreteria FABI di Bergamo, alcuni graditi ospiti giunti anche dal Sud e rappresentanti sindacali di altre sigle.
Con una relazione puntuale e esauriente su tutta l’attività sindacale svolta dalla FABI in questi anni e, all’interno della relazione, molti riferimenti e riconoscimenti ai nostri sindacalisti che si sono impegnati a fondo nelle varie realtà del Gruppo. Oltretutto è stato un Congresso con parecchi momenti emozionanti e con alcune sorprese (tra le quali un filmato che mi è stato dedicato e che narra le vicende della mia vita e l’attività svolta nel sindacato) che hanno fatto dire a chi era presente che raramente è dato di assistere a momenti così intensi. Nel dibattito sono voluti intervenire quasi tutti i presenti e ciò ha dimostrato l’affiatamento e il coinvolgimento dei nostri delegati.
Anche la partecipazione delle nostre sindacaliste è stata totalitaria a dimostrazione che in FABI le donne non sono seconde ai maschietti. Per dar conto del grado di coesione e della sintonia di ideali e idee basterà aggiungere che nelle votazioni Congres- suali è sempre stata raggiunta l’unanimità. E’ stata confermata la Segreteria Aziendale FABI di Veneto Banca ed è stata eletta la Segreteria FABI di Gruppo e il Direttivo FABI di Gruppo. Cos’altro aggiungere.... spicca la giovane età media dei Segretari eletti e questo è un motivo in più per dimostrare che la FABI è vicina alle colleghe e ai colleghi con i quali ha in comune sia la mentalità che gli stessi problemi. Personalmente mi sono speso proprio a favore di un rinnovamento dato da un quadro sindacale giovane ma preparato e sicuro di sé; che sono certo dimostrerà di essere in grado di dare quel qualcosa in più nei confronti sindacali con l’ Azienda e con le altre OO.SS.
Quindi una FABI giovane e risoluta....; Ivano vedi qualche rischio nei rapporti sindacali con Veneto Banca a causa del salto generazionale ?
E’ da mettere in conto qualche iniziale disagio (da parte dell’Azienda) dovuto al nuovo che sarà rappresentato dalla delegazione coordinata da Giuseppe Algeri; tuttavia l’Azienda avrà presto modo di verificare la serietà e la linea- rità di comportamento dei nostri, che non faranno altro che ribadire la tradizionale linea della FABI, ossia la ricerca di buone intese e buoni accordi a favore dei Colleghi, nel rispetto rigoroso dei rispettivi ruoli, senza fare sconti. Solo in parte si tratta di un passaggio generazionale; tutti i nuovi Segretari hanno partecipato con me ai molti tavoli di confronto con l’Azienda e nessuno di loro può dirsi novizio! Loro saranno il motore che, rispetto a quello di prima, ha più cavalli per ben figurare nelle competizioni.
Ritieni che la FABI potrà ancora crescere nei numeri e nei consensi ?
Ne sono certo! Basta lasciarli fare; già si notano le iniziative di un più forte coinvolgimento della squadra e di un più efficace e accattivante modo di comunicare tra loro e con i colleghi iscritti.
Parliamo della nuova FABI e del ciclo storico che si chiude; in pratica Ivano rimani e continui ad essere di suppor- to alla Segreteria Aziendale e a quella di Gruppo ?
Nel nostro Congresso abbiamo sancito il “passaggio del testimone” ma non di certo la discontinuità e nemmeno abbiamo insistito più di tanto su termini che non amiamo, quali “segretario storico o ciclo storico”; abbiamo parlato di “storia” soltanto per rievocare, anche qui con un filmato che ha emozionato molti, il 150° dell’ Unità d’Italia – proprio nella città di Bergamo: la “Città dei Mille”. Non andrò in pensione subito; pertanto già oggi, a Congresso celebrato, mi sento un po’ come il trainer che si prende cura anche dei muscoli dei suoi giocatori (le nostre colleghe sindacaliste non si devono preoccupare: i massaggi non riguardano in senso stretto i loro muscoli). A differenza di quanto oggi tende a predominare (purtroppo) in Banca, noi siamo convinti che l’esperienza sia uno dei valori cardine per il Sindacato; perciò è per me un dovere (oltre che un piacere) stare vicino e stare a supporto dei nostri rappresentanti sindacali.
Ivano, come vedi l’avvenire dei colleghi nei prossimi anni, nella realtà bancaria del Gruppo ?
Non diversamente dagli altri colleghi bancari in genere: oggi è importante convincere tutti loro che si trovano in una fase nella quale solo attraverso l’unità e la solidarietà collettiva, potranno essere più protagonisti anche per sé stessi, oltre che per l’intera categoria. Questo vale in primo luogo per le vicende del rinnovo del C.C.N.L., tieni conto che sono molti i colleghi che non hanno mai partecipato ad un’azione di sciopero, proprio perché dal 2002 in poi non ve ne sono stati i motivi. Oggi però la musica è diversa: guai a pensare solo individualmente, di fronte allo scontro con le Banche, rappresentate dalla lobby dell’A.B.I.! Sul versante Aziendale e nel Gruppo Veneto Banca sono moderatamente fiducioso che, pur attraverso continui sforzi, qualche incisiva lotta e tanta pazienza, riusciremo a garantire l’avvenire dei colleghi con la tutela dei posti di lavoro, della mobilità interaziendale e aziendale e delle condizioni di lavoro oggi sacrificate oltre misura a causa della frenata sulle assunzioni. E poi non possiamo sottovalutare la necessità assoluta, al di là di quello che speriamo possa essere realizzato secondo il Piano Industriale del Gruppo, di sostenere l’occupazione dei giovani e contemporaneamente abbattere la loro precarietà.
Vuoi aggiungere qualcos’altro ?
No, credo che possa bastare. Voglio fare i più cari e amichevoli auguri a tutti i nostri iscritti che ci leggono (estendendoli però a tutti quanti i colleghi) e auguri particolari, di buon lavoro, o per meglio dire di buon sindacato, a tutte le nostre e a tutti i nostri Rappresentanti Sindacali FABI.
Da Parola alla Fabi - giugno 2011
Tutto come nelle previsioni: è stata una festa!
Un Congresso, il nostro I° Congresso svoltosi a Bergamo il 20/5, che ha visto la presenza di due Segretari Nazionali uno dei quali il nostro Segretario Nazionale di riferimento Luca Bertinotti, la partecipazione di molti amici della Segreteria FABI di Bergamo, alcuni graditi ospiti giunti anche dal Sud e rappresentanti sindacali di altre sigle.
Con una relazione puntuale e esauriente su tutta l’attività sindacale svolta dalla FABI in questi anni e, all’interno della relazione, molti riferimenti e riconoscimenti ai nostri sindacalisti che si sono impegnati a fondo nelle varie realtà del Gruppo. Oltretutto è stato un Congresso con parecchi momenti emozionanti e con alcune sorprese (tra le quali un filmato che mi è stato dedicato e che narra le vicende della mia vita e l’attività svolta nel sindacato) che hanno fatto dire a chi era presente che raramente è dato di assistere a momenti così intensi. Nel dibattito sono voluti intervenire quasi tutti i presenti e ciò ha dimostrato l’affiatamento e il coinvolgimento dei nostri delegati.
Anche la partecipazione delle nostre sindacaliste è stata totalitaria a dimostrazione che in FABI le donne non sono seconde ai maschietti. Per dar conto del grado di coesione e della sintonia di ideali e idee basterà aggiungere che nelle votazioni Congres- suali è sempre stata raggiunta l’unanimità. E’ stata confermata la Segreteria Aziendale FABI di Veneto Banca ed è stata eletta la Segreteria FABI di Gruppo e il Direttivo FABI di Gruppo. Cos’altro aggiungere.... spicca la giovane età media dei Segretari eletti e questo è un motivo in più per dimostrare che la FABI è vicina alle colleghe e ai colleghi con i quali ha in comune sia la mentalità che gli stessi problemi. Personalmente mi sono speso proprio a favore di un rinnovamento dato da un quadro sindacale giovane ma preparato e sicuro di sé; che sono certo dimostrerà di essere in grado di dare quel qualcosa in più nei confronti sindacali con l’ Azienda e con le altre OO.SS.
Quindi una FABI giovane e risoluta....; Ivano vedi qualche rischio nei rapporti sindacali con Veneto Banca a causa del salto generazionale ?
E’ da mettere in conto qualche iniziale disagio (da parte dell’Azienda) dovuto al nuovo che sarà rappresentato dalla delegazione coordinata da Giuseppe Algeri; tuttavia l’Azienda avrà presto modo di verificare la serietà e la linea- rità di comportamento dei nostri, che non faranno altro che ribadire la tradizionale linea della FABI, ossia la ricerca di buone intese e buoni accordi a favore dei Colleghi, nel rispetto rigoroso dei rispettivi ruoli, senza fare sconti. Solo in parte si tratta di un passaggio generazionale; tutti i nuovi Segretari hanno partecipato con me ai molti tavoli di confronto con l’Azienda e nessuno di loro può dirsi novizio! Loro saranno il motore che, rispetto a quello di prima, ha più cavalli per ben figurare nelle competizioni.
Ritieni che la FABI potrà ancora crescere nei numeri e nei consensi ?
Ne sono certo! Basta lasciarli fare; già si notano le iniziative di un più forte coinvolgimento della squadra e di un più efficace e accattivante modo di comunicare tra loro e con i colleghi iscritti.
Parliamo della nuova FABI e del ciclo storico che si chiude; in pratica Ivano rimani e continui ad essere di suppor- to alla Segreteria Aziendale e a quella di Gruppo ?
Nel nostro Congresso abbiamo sancito il “passaggio del testimone” ma non di certo la discontinuità e nemmeno abbiamo insistito più di tanto su termini che non amiamo, quali “segretario storico o ciclo storico”; abbiamo parlato di “storia” soltanto per rievocare, anche qui con un filmato che ha emozionato molti, il 150° dell’ Unità d’Italia – proprio nella città di Bergamo: la “Città dei Mille”. Non andrò in pensione subito; pertanto già oggi, a Congresso celebrato, mi sento un po’ come il trainer che si prende cura anche dei muscoli dei suoi giocatori (le nostre colleghe sindacaliste non si devono preoccupare: i massaggi non riguardano in senso stretto i loro muscoli). A differenza di quanto oggi tende a predominare (purtroppo) in Banca, noi siamo convinti che l’esperienza sia uno dei valori cardine per il Sindacato; perciò è per me un dovere (oltre che un piacere) stare vicino e stare a supporto dei nostri rappresentanti sindacali.
Ivano, come vedi l’avvenire dei colleghi nei prossimi anni, nella realtà bancaria del Gruppo ?
Non diversamente dagli altri colleghi bancari in genere: oggi è importante convincere tutti loro che si trovano in una fase nella quale solo attraverso l’unità e la solidarietà collettiva, potranno essere più protagonisti anche per sé stessi, oltre che per l’intera categoria. Questo vale in primo luogo per le vicende del rinnovo del C.C.N.L., tieni conto che sono molti i colleghi che non hanno mai partecipato ad un’azione di sciopero, proprio perché dal 2002 in poi non ve ne sono stati i motivi. Oggi però la musica è diversa: guai a pensare solo individualmente, di fronte allo scontro con le Banche, rappresentate dalla lobby dell’A.B.I.! Sul versante Aziendale e nel Gruppo Veneto Banca sono moderatamente fiducioso che, pur attraverso continui sforzi, qualche incisiva lotta e tanta pazienza, riusciremo a garantire l’avvenire dei colleghi con la tutela dei posti di lavoro, della mobilità interaziendale e aziendale e delle condizioni di lavoro oggi sacrificate oltre misura a causa della frenata sulle assunzioni. E poi non possiamo sottovalutare la necessità assoluta, al di là di quello che speriamo possa essere realizzato secondo il Piano Industriale del Gruppo, di sostenere l’occupazione dei giovani e contemporaneamente abbattere la loro precarietà.
Vuoi aggiungere qualcos’altro ?
No, credo che possa bastare. Voglio fare i più cari e amichevoli auguri a tutti i nostri iscritti che ci leggono (estendendoli però a tutti quanti i colleghi) e auguri particolari, di buon lavoro, o per meglio dire di buon sindacato, a tutte le nostre e a tutti i nostri Rappresentanti Sindacali FABI.
Da Parola alla Fabi - giugno 2011