ELISABETTA CRISTINA: AUTOSTIMA E SERENITA’ AL SERVIZIO DEI COLLEGHI

Cara Elisabetta, qualche parola per presentarti ai colleghi.
Laureata in Economia e Commercio ho sempre amato essere autosufficiente e per questo motivo, anche durante gli studi, ho sempre svolto svariati lavoretti. Oltre a dare una mano nell’attività di famiglia, i miei genitori gestivano un negozio di pelletteria/valigeria, mi è sempre piaciuto insegnare tanto che pensavo quella sarebbe stata la mia vera professione.
Il mondo della scuola italiana però non dava garanzie se non una vita da insegnante precaria. Nel 1995, convocata dalla Banca Popolare di Intra che mi offriva un contratto di lavoro a tempo determinato, ho dovuto fare una scelta ed eccomi qua. Dopo il primo contratto, ne sono seguiti uno in sostituzione di un collega malato, un altro in sostituzione di una collega assente per maternità e, finalmente, è arrivata anche l’assunzione a tempo indeterminato. Naturalmente ho cominciato con un semplice, ma non per questo meno mportante, lavoro di cassiere/sportellista. Dopo diversi ruoli in diverse filiali oggi rivesto l’incarico di Coordinatrice Operativa presso la Sede di Gallarate.
Al di fuori della banca hai altri interessi? Ce ne vuoi parlare?
Da sempre le mie passioni sono la lettura, la musica e lo sport. In particolare, dopo essere stata una giocatrice di basket per quasi 20 anni e un’appassionata di spinning per altri 6 anni, sono alla fine giunta alla pratica dello yoga, una disciplina completa, attraverso la
quale ognuno di noi può arrivare a una migliore conoscenza di se stessi. Questa disciplina, che attraverso l’insieme di pratica fisica (hatha yoga) di esercizi di respirazione (vini yoga) e di concentrazione-meditazione (kria yoga) ci guida, grazie a una maggiore consapevolezza e conoscenza di sé, e tutto questo con il fine ultimo di permetterci di stare bene con noi stessi.
Cosa ti ha spinto ad avvicinarti alla FABI?
Durante la mia iniziale esperienza in banca ho avuto la fortuna di lavorare fianco a fianco con Ivano Parola, ora in pensione. ma che continua a essere un’importante punto di riferimento per noi rappresentanti della FABI. Ricordo con piacere quando insieme siamo riusciti a sventare una truffa e a far arrestare il truffatore mentre, di fronte alla cassa dove lavoravo, aspettava che portassi a termine l’operazione che mi aveva richiesto. Lavorando con Ivano non ho potuto fare a meno di apprezzare il suo impegno e la sua dedizione per tutelare e garantire gli interessi dei colleghi. Caso vuole che Ivano fosse un sindacalista della FABI e in lui risaltavano tutte le qualità che caratterizzano la FABI e i suoi rappresentanti: autonomia, serietà, onestà, trasparenza e volontà di difendere in tutti i modi noi bancari.
Quando la decisione di impegnarti seriamente nel sindacato?
Io ho un carattere un po’ schivo e mai avrei pensato di poter ricoprire un ruolo così delicato, nonostante Ivano avesse sempre insistito tanto. Le note vicende che hanno portato la Banca Popolare di Intra nelle braccia di Veneto Banca, mi hanno però convinto a dare il mio personale contributo. In quei momenti veramente confusi e nei quali noi dipendenti vivevamo giornalmente con l’incertezza su quale futuro ci attendesse, ho ritenuto fosse il momento di lasciare da parte le mie remore e di partecipare più intensamente. Non è stata una decisione facile, ma una volta presa non ho avuto più alcun dubbio: essere d’aiuto ai colleghi e focalizzarsi sui problemi fino a trovare il modo giusto per risolverli, alla fine, ti dona una grande soddisfazione e ti fanno sentire utile.
In questi anni credi che la FABI sia cambiata? Come?
Uno dei punti di forza fella FABI è proprio quello che riesce continuamente a evolversi. Si tratta di un sindacato ben strutturato nel quale ogni rappresentante sindacale non è mai abbandonato a se stesso, ma beneficia di strutture importanti, a livello locale, aziendale e nazionale, che offrono ogni genere di supporto e assistenza. La FABI, soprattutto dal punto di vista della comunicazione, ha fatto un vero salto di qualità. Basti pensare alla FABI TV ricca di notizie e informazioni utili per chi lavora in banca.
E cosa ci puoi dire della FABI del Gruppo Veneto Banca?
Uno dei pilastri su cui poggia la FABI e in particolar modo la FABI del Gruppo Veneto Banca è proprio l’attenzione alle esigenze di ogni singolo iscritto. Noi rappresentanti FABI del Gruppo Veneto Banca siamo quotidianamente impegnati a coinvolgere e rendere partecipi tutti i nostri iscritti, ma non solo, attraverso ogni utile iniziativa (alcuni esempi ormai noti: Parola alla FABI, sito internet, sondaggi online, ecc.). La centralità del lavoratore dovrebbe essere, e per noi lo è già, un valore fondamentale nell’attività sindacale. Sono molto orgogliosa della svolta che ha saputo imprimere la FABI del Gruppo Veneto Banca, individuando delle figure di riferimento per ciascuna specifica tematica (previdenza complementare, pari opportunità, polizze, sicurezza, ecc.). Dietro a ogni singolo rappresentante, a ogni R.S.A., esiste una squadra di persone capaci che, quando un collega in difficoltà si rivolge alla FABI, iscritto o non iscritto che sia, fanno tutto quanto è possibile per essere d’aiuto.
C’è altro che vorresti aggiungere?
Semplicemente “Shanti, Shanti, Shanti”, il saluto che si fa a conclusione di ogni pratica di yoga che significa pace e viene ripetuto 3 volte a esprimere pace nella mente, pace nelle parole e pace nel cuore.
da: Parola alla Fabi - marzo 2013
Elisabetta Cristina è RSA e lavora presso la Filiale di Gallarate in Veneto Banca Scpa.
elisabetta.cristina@venetobanca.it
Laureata in Economia e Commercio ho sempre amato essere autosufficiente e per questo motivo, anche durante gli studi, ho sempre svolto svariati lavoretti. Oltre a dare una mano nell’attività di famiglia, i miei genitori gestivano un negozio di pelletteria/valigeria, mi è sempre piaciuto insegnare tanto che pensavo quella sarebbe stata la mia vera professione.
Il mondo della scuola italiana però non dava garanzie se non una vita da insegnante precaria. Nel 1995, convocata dalla Banca Popolare di Intra che mi offriva un contratto di lavoro a tempo determinato, ho dovuto fare una scelta ed eccomi qua. Dopo il primo contratto, ne sono seguiti uno in sostituzione di un collega malato, un altro in sostituzione di una collega assente per maternità e, finalmente, è arrivata anche l’assunzione a tempo indeterminato. Naturalmente ho cominciato con un semplice, ma non per questo meno mportante, lavoro di cassiere/sportellista. Dopo diversi ruoli in diverse filiali oggi rivesto l’incarico di Coordinatrice Operativa presso la Sede di Gallarate.
Al di fuori della banca hai altri interessi? Ce ne vuoi parlare?
Da sempre le mie passioni sono la lettura, la musica e lo sport. In particolare, dopo essere stata una giocatrice di basket per quasi 20 anni e un’appassionata di spinning per altri 6 anni, sono alla fine giunta alla pratica dello yoga, una disciplina completa, attraverso la
quale ognuno di noi può arrivare a una migliore conoscenza di se stessi. Questa disciplina, che attraverso l’insieme di pratica fisica (hatha yoga) di esercizi di respirazione (vini yoga) e di concentrazione-meditazione (kria yoga) ci guida, grazie a una maggiore consapevolezza e conoscenza di sé, e tutto questo con il fine ultimo di permetterci di stare bene con noi stessi.
Cosa ti ha spinto ad avvicinarti alla FABI?
Durante la mia iniziale esperienza in banca ho avuto la fortuna di lavorare fianco a fianco con Ivano Parola, ora in pensione. ma che continua a essere un’importante punto di riferimento per noi rappresentanti della FABI. Ricordo con piacere quando insieme siamo riusciti a sventare una truffa e a far arrestare il truffatore mentre, di fronte alla cassa dove lavoravo, aspettava che portassi a termine l’operazione che mi aveva richiesto. Lavorando con Ivano non ho potuto fare a meno di apprezzare il suo impegno e la sua dedizione per tutelare e garantire gli interessi dei colleghi. Caso vuole che Ivano fosse un sindacalista della FABI e in lui risaltavano tutte le qualità che caratterizzano la FABI e i suoi rappresentanti: autonomia, serietà, onestà, trasparenza e volontà di difendere in tutti i modi noi bancari.
Quando la decisione di impegnarti seriamente nel sindacato?
Io ho un carattere un po’ schivo e mai avrei pensato di poter ricoprire un ruolo così delicato, nonostante Ivano avesse sempre insistito tanto. Le note vicende che hanno portato la Banca Popolare di Intra nelle braccia di Veneto Banca, mi hanno però convinto a dare il mio personale contributo. In quei momenti veramente confusi e nei quali noi dipendenti vivevamo giornalmente con l’incertezza su quale futuro ci attendesse, ho ritenuto fosse il momento di lasciare da parte le mie remore e di partecipare più intensamente. Non è stata una decisione facile, ma una volta presa non ho avuto più alcun dubbio: essere d’aiuto ai colleghi e focalizzarsi sui problemi fino a trovare il modo giusto per risolverli, alla fine, ti dona una grande soddisfazione e ti fanno sentire utile.
In questi anni credi che la FABI sia cambiata? Come?
Uno dei punti di forza fella FABI è proprio quello che riesce continuamente a evolversi. Si tratta di un sindacato ben strutturato nel quale ogni rappresentante sindacale non è mai abbandonato a se stesso, ma beneficia di strutture importanti, a livello locale, aziendale e nazionale, che offrono ogni genere di supporto e assistenza. La FABI, soprattutto dal punto di vista della comunicazione, ha fatto un vero salto di qualità. Basti pensare alla FABI TV ricca di notizie e informazioni utili per chi lavora in banca.
E cosa ci puoi dire della FABI del Gruppo Veneto Banca?
Uno dei pilastri su cui poggia la FABI e in particolar modo la FABI del Gruppo Veneto Banca è proprio l’attenzione alle esigenze di ogni singolo iscritto. Noi rappresentanti FABI del Gruppo Veneto Banca siamo quotidianamente impegnati a coinvolgere e rendere partecipi tutti i nostri iscritti, ma non solo, attraverso ogni utile iniziativa (alcuni esempi ormai noti: Parola alla FABI, sito internet, sondaggi online, ecc.). La centralità del lavoratore dovrebbe essere, e per noi lo è già, un valore fondamentale nell’attività sindacale. Sono molto orgogliosa della svolta che ha saputo imprimere la FABI del Gruppo Veneto Banca, individuando delle figure di riferimento per ciascuna specifica tematica (previdenza complementare, pari opportunità, polizze, sicurezza, ecc.). Dietro a ogni singolo rappresentante, a ogni R.S.A., esiste una squadra di persone capaci che, quando un collega in difficoltà si rivolge alla FABI, iscritto o non iscritto che sia, fanno tutto quanto è possibile per essere d’aiuto.
C’è altro che vorresti aggiungere?
Semplicemente “Shanti, Shanti, Shanti”, il saluto che si fa a conclusione di ogni pratica di yoga che significa pace e viene ripetuto 3 volte a esprimere pace nella mente, pace nelle parole e pace nel cuore.
da: Parola alla Fabi - marzo 2013
Elisabetta Cristina è RSA e lavora presso la Filiale di Gallarate in Veneto Banca Scpa.
elisabetta.cristina@venetobanca.it