Luca Ruffoni
Caro Luca, questa settimana è il tuo turno. Ci racconti qualcosa di te?
Sono nato 43 anni fa sul Lago Maggiore. Sono sposato con Rachele una ragazza fantastica conosciuta in banca 10 anni fa che ha fatto scelte professionali diverse (un bancario in famiglia è sufficiente!). In Banca sono entrato nel 1997.
Alle spalle un percorso lavorativo e scolastico variegato che mi ha permesso di coltivare molti interessi: architettura, fotografia, tecnologia e soprattutto la musica, la mia grande passione.
Come ti sei avvicinato al sindacato?
Come sarà capitato senz'altro a molti di voi, durante i primi giorni di lavoro, sono stato avvicinato da un collega che mi ha detto: “la prossima settimana sarai in cassa e avrai bisogno dell'assicurazione..: "firma qui !”. Per mia grande fortuna il collega, che è stato anche il mio primo “maestro” sul lavoro, è Giovanni Niccoli, eclettico rappresentante sindacale della FABI che molti di voi conoscono. Il secondo passaggio, quello dell'impegno, è stato fatto in unmomento molto buio della ex B.P.I. grazie al coinvolgimento di Ivano Parola e di Giovanni Codini, sentendo fortissima l'esigenza di non restare indifferente davanti a quello che stava accadendo alla “nostra ex banca”.
Ti sentiresti di consigliare a qualcuno di intraprendere questa strada?
L'esperienza all'interno del sindacato è stata forse quella più importante e significativa della mia vita. Mi ha permesso di conoscere e confrontarmi con persone e situazioni che mi hanno arricchito dal punto di vista umano e professionale. “Fare sindacato” vuol dire essere curiosi, studiare, documentarsi, aiutare i colleghi a risolvere piccoli e grandi problemi, pensando spesso al noi anziché all'io: come in una famiglia. All'interno dell'attività sindacale ho trovato nuove motivazioni e nuovi stimoli. Il consiglio che posso dare? Levatevi gli occhiali da sole e lavorate con noi! E molti sono quelli che ci stanno seguendo perché la passione è contagiosa.
La FABI sta rispettando gli impegni sanciti con il Congresso del 20 maggio 2011?
Il congresso del 20 Maggio ha segnato una svolta epocale: è stato creato un Coordinamento che ha unito due storie importanti: quella di Banca Popolare di Intra e quella di Veneto Banca e un Coordinamento di Gruppo, rappresentativo di tutte le banche del Gruppo Veneto Banca. Come se non bastasse dovevamo raccogliere l'eredità dei due “grandi vecchi” della FABI: Finn Masciovecchio e Ivano Parola. Abbiamo deciso di unire le nostre forze, perdendo di vista campanilismi e ideologie e di metterci a lavorare come una vera squadra. Per nostra fortuna abbiamo trovato anche un grande coordinatore, Giuseppe Algeri, che è riuscito a tonificare la squadra e fare un grande lavoro di sintesi e di indirizzo. Lavorare assieme ci ha permesso in questi pochi mesi di realizzare numerosi progetti: creare una pagina Facebook che conta già più di 260 amici, creare un archivio elettronico e un'agenda digitale in cui abbiamo catalogato e indicizzato 10 anni di attività sindacale, eliminando montagne di carta e rendendo facilmente esigibili tutti i contenuti; curare il nostro Sito www.fabigvb.it ed infine il “giornalino”, nome che gli sta già stretto, Parola alla FABI, appuntamento fisso per tutti i colleghi che vogliono avere un'informazione semplice chiara e trasparente sulla nostra attività sindacale e su quello che succede nel Gruppo Veneto Banca.
Come sono i rapporti tra i vari rappresentanti della FABI Veneto Banca e del Gruppo Veneto Banca?
All'inizio culture, storie e abitudini diverse hanno portato inevitabilmente a una fase di necessario assestamento. Ma quando gli obbiettivi diventano comuni e condivisi i campanilismi scompaiono: ci si sente parte di un grande progetto e si iniziano a raccogliere successi e gratificazioni. Il tema del Congresso è stato Partecipazione -Condivisione - Rinnovamento, uno slogan perfetto coniato da Ivano al quale noi ci sentiamo, oggi, di aggiungere altre due parole: Comunicazione e Coinvolgimento. Il sindacato siamo noi !
A tuo avviso i colleghi apprezzano quanto state facendo per loro?
Alcuni colleghi pensano che Parola alla FABI è talmente fatto bene che non lo facciamo noi! E non è uno scherzo. I colleghi hanno capito l'impegno e la serietà con cui abbiamo intrapreso questa nuova strada. Alzarsi alle 5 del mattino per andare a Montebelluna a difendere la dignità dei colleghi, rincasare a notte tarda e la mattina seguente presentarsi regolarmente al lavoro non può che raccogliere stima e affetto.
Con molto piacere abbiamo letto l’anteprima di Parola alla FABI del mese di ottobre. Abbiamo visto che c'è una nuova rubrica, "Anche i Bancari hanno una vita a colori", e ci hanno detto che è stata una tua idea. Ce ne vuoi parlare?!?
In questi anni ho scoperto che dietro al bancario si nasconde un mondo incredibile: ci sono scrittori, poeti, musicisti, atleti. Lavorano fino a sera a testa bassa al nostro fianco, per smaltire tutto il lavoro e poi scappano dall'ufficio per dedicarsi finalmente alle proprie passioni. Abbiamo già ricevuto proposte e adesioni entusiaste di colleghi che ci racconteranno la loro “seconda vita” fuori dall'ufficio. Vi assicuro avrete sorprese incredibili… non potete immaginare!
Vuoi aggiungere qualcos'altro?
Non posso non ringraziare una persona a cui mi sento particolarmente legato. Ha lavorato per costruire una squadra vera, dandoci la responsabilità e l'onore di essere, ancora acerbi, protagonisti al tavolo sindacale nelle questioni più importanti, facendoci crescere e accompagnandoci pazientemente per mano, facendo così diventare la FABI ancora più forte all'interno del Gruppo Veneto Banca. Grazie Ivano, non ti deluderemo.
da: Parola alla Fabi - Ottobre 2011
Sono nato 43 anni fa sul Lago Maggiore. Sono sposato con Rachele una ragazza fantastica conosciuta in banca 10 anni fa che ha fatto scelte professionali diverse (un bancario in famiglia è sufficiente!). In Banca sono entrato nel 1997.
Alle spalle un percorso lavorativo e scolastico variegato che mi ha permesso di coltivare molti interessi: architettura, fotografia, tecnologia e soprattutto la musica, la mia grande passione.
Come ti sei avvicinato al sindacato?
Come sarà capitato senz'altro a molti di voi, durante i primi giorni di lavoro, sono stato avvicinato da un collega che mi ha detto: “la prossima settimana sarai in cassa e avrai bisogno dell'assicurazione..: "firma qui !”. Per mia grande fortuna il collega, che è stato anche il mio primo “maestro” sul lavoro, è Giovanni Niccoli, eclettico rappresentante sindacale della FABI che molti di voi conoscono. Il secondo passaggio, quello dell'impegno, è stato fatto in unmomento molto buio della ex B.P.I. grazie al coinvolgimento di Ivano Parola e di Giovanni Codini, sentendo fortissima l'esigenza di non restare indifferente davanti a quello che stava accadendo alla “nostra ex banca”.
Ti sentiresti di consigliare a qualcuno di intraprendere questa strada?
L'esperienza all'interno del sindacato è stata forse quella più importante e significativa della mia vita. Mi ha permesso di conoscere e confrontarmi con persone e situazioni che mi hanno arricchito dal punto di vista umano e professionale. “Fare sindacato” vuol dire essere curiosi, studiare, documentarsi, aiutare i colleghi a risolvere piccoli e grandi problemi, pensando spesso al noi anziché all'io: come in una famiglia. All'interno dell'attività sindacale ho trovato nuove motivazioni e nuovi stimoli. Il consiglio che posso dare? Levatevi gli occhiali da sole e lavorate con noi! E molti sono quelli che ci stanno seguendo perché la passione è contagiosa.
La FABI sta rispettando gli impegni sanciti con il Congresso del 20 maggio 2011?
Il congresso del 20 Maggio ha segnato una svolta epocale: è stato creato un Coordinamento che ha unito due storie importanti: quella di Banca Popolare di Intra e quella di Veneto Banca e un Coordinamento di Gruppo, rappresentativo di tutte le banche del Gruppo Veneto Banca. Come se non bastasse dovevamo raccogliere l'eredità dei due “grandi vecchi” della FABI: Finn Masciovecchio e Ivano Parola. Abbiamo deciso di unire le nostre forze, perdendo di vista campanilismi e ideologie e di metterci a lavorare come una vera squadra. Per nostra fortuna abbiamo trovato anche un grande coordinatore, Giuseppe Algeri, che è riuscito a tonificare la squadra e fare un grande lavoro di sintesi e di indirizzo. Lavorare assieme ci ha permesso in questi pochi mesi di realizzare numerosi progetti: creare una pagina Facebook che conta già più di 260 amici, creare un archivio elettronico e un'agenda digitale in cui abbiamo catalogato e indicizzato 10 anni di attività sindacale, eliminando montagne di carta e rendendo facilmente esigibili tutti i contenuti; curare il nostro Sito www.fabigvb.it ed infine il “giornalino”, nome che gli sta già stretto, Parola alla FABI, appuntamento fisso per tutti i colleghi che vogliono avere un'informazione semplice chiara e trasparente sulla nostra attività sindacale e su quello che succede nel Gruppo Veneto Banca.
Come sono i rapporti tra i vari rappresentanti della FABI Veneto Banca e del Gruppo Veneto Banca?
All'inizio culture, storie e abitudini diverse hanno portato inevitabilmente a una fase di necessario assestamento. Ma quando gli obbiettivi diventano comuni e condivisi i campanilismi scompaiono: ci si sente parte di un grande progetto e si iniziano a raccogliere successi e gratificazioni. Il tema del Congresso è stato Partecipazione -Condivisione - Rinnovamento, uno slogan perfetto coniato da Ivano al quale noi ci sentiamo, oggi, di aggiungere altre due parole: Comunicazione e Coinvolgimento. Il sindacato siamo noi !
A tuo avviso i colleghi apprezzano quanto state facendo per loro?
Alcuni colleghi pensano che Parola alla FABI è talmente fatto bene che non lo facciamo noi! E non è uno scherzo. I colleghi hanno capito l'impegno e la serietà con cui abbiamo intrapreso questa nuova strada. Alzarsi alle 5 del mattino per andare a Montebelluna a difendere la dignità dei colleghi, rincasare a notte tarda e la mattina seguente presentarsi regolarmente al lavoro non può che raccogliere stima e affetto.
Con molto piacere abbiamo letto l’anteprima di Parola alla FABI del mese di ottobre. Abbiamo visto che c'è una nuova rubrica, "Anche i Bancari hanno una vita a colori", e ci hanno detto che è stata una tua idea. Ce ne vuoi parlare?!?
In questi anni ho scoperto che dietro al bancario si nasconde un mondo incredibile: ci sono scrittori, poeti, musicisti, atleti. Lavorano fino a sera a testa bassa al nostro fianco, per smaltire tutto il lavoro e poi scappano dall'ufficio per dedicarsi finalmente alle proprie passioni. Abbiamo già ricevuto proposte e adesioni entusiaste di colleghi che ci racconteranno la loro “seconda vita” fuori dall'ufficio. Vi assicuro avrete sorprese incredibili… non potete immaginare!
Vuoi aggiungere qualcos'altro?
Non posso non ringraziare una persona a cui mi sento particolarmente legato. Ha lavorato per costruire una squadra vera, dandoci la responsabilità e l'onore di essere, ancora acerbi, protagonisti al tavolo sindacale nelle questioni più importanti, facendoci crescere e accompagnandoci pazientemente per mano, facendo così diventare la FABI ancora più forte all'interno del Gruppo Veneto Banca. Grazie Ivano, non ti deluderemo.
da: Parola alla Fabi - Ottobre 2011
Luca Ruffoni lavora presso la Filiale di Omegna (Veneto Banca Scpa).
E' RSA, Segretario del Coordinamento Fabi di Veneto Banca Scpa, del Gruppo e del Sab di Novara Vco.
E' stato eletto dai colleghi rappresentante per la sicurezza (RLS)
Tel. 347 4612245
Mail. [email protected]
E' RSA, Segretario del Coordinamento Fabi di Veneto Banca Scpa, del Gruppo e del Sab di Novara Vco.
E' stato eletto dai colleghi rappresentante per la sicurezza (RLS)
Tel. 347 4612245
Mail. [email protected]