A DOMODOSSOLA SE HAI BISOGNO DI ASSSISTENZA C’E’ MOIRA AGODI

Ciao Moira, vuoi raccontarci qualcosa su di te?
Mi chiamo Agodi Moira, sono una ragazza di 54 anni. Il tempo è volato nella mia vita, ma non per questo motivo ho smesso di sentirmi una “ragazza” e di ricercare ogni giorno nuovi stimoli. Sono sposata da 24 anni con Anselmo e ho due figli, Giulio di 19 anni e Benedetta di 16.
Da quanto tempo lavori in banca?
Lavoro in banca da ben 33 anni e posso dire di averne viste di tutti i colori. Sono stata assunta nella ex storica Banca Popolare di Intra a Verbania sul Lago Maggiore. Lavorare in banca allora faceva la differenza, anche dal punto di vista dello stipendio: mio papà mi diceva sempre che “mi pagavano troppo”!
Di che cosa ti sei occupata e quale è il tuo ruolo oggi?
Ho lavorato presso la Direzione Generale, il Servizio Estero Centrale, l’Amministrazione del Personale, la Segreteria Generale. La Filiale l’ho scoperta quanto sono stata trasferita in Ossola, a Domodossola. Per molti anni ho fatto il Gestore, ma poi mi è stato assegnato un ruolo prettamente operativo di supporto ai gestori. Mi occupo di lavori amministrativi, di back office e qualche volta sostituisco i colleghi allo sportello. Potrebbe sembrare uno strano percorso professionale, ma i colleghi sanno bene che si viene spesso valutati non per la qualità del nostro lavoro, ma per la quantità dei numeri prodotti. Hai aperto 50 conti? Sei considerato bravissimo. Poco importa se dopo due anni molti di quei conti sono stati chiusi o si sono trasformati in vere e proprie sofferenze. Io ho sempre puntato a garantire la qualità del servizio che offrivo, ascoltando e parlando con le persone, cercando di capirne le effettive problematiche ed esigenze. I clienti si fidavano e per questo difficilmente si sarebbero spostati in un altro istituto. Se penso a come sono conciate le banche oggi, alla perdita di credibilità e al danno reputazionale che in primis stiamo pagando proprio noi dipendenti, mi viene da chiedermi come sarebbe ora la situazione se a fare come me ce ne fossero stati molti di più...
Quando e perché hai deciso di fare la Rappresentante Sindacale?
A dire la verità al sindacato mi sono avvicinata in punta di piedi. E’ stata la collega Cristina Falcioni, che mi ha preceduto in questo delicato ruolo di rappresentanza, a suggerirmi di pensare anche a un’esperienza di questo tipo. Alla fine ho deciso di mettermi in gioco e a disposizione dei miei colleghi.
Che tipo di persone sono i Rappresentanti della FABI del Gruppo Veneto Banca?
Mi ritengo molto fortunata perché la maggior parte dei Rappresentanti della FABI del Gruppo Veneto Banca sono persone molto preparate e sempre disponibili. Mi sono sentita accolta con calore e amicizia. Ogni riunione a cui partecipo è interessantissima e utilissima per affrontare le diverse problematiche, per cercare le migliori soluzioni e tutto sempre con quello spirito critico, ma costruttivo, veramente esemplare.
Vuoi aggiungere altro?
Rispetto al passato oggi sono ancora più convinta che comunicazione e informazione siano essenziali per poter meglio tutelare se stessi e per non subire passivamente i cambiamenti. Quindi cari colleghi leggete, informatevi, tenetevi aggiornati, fatevi sempre tante domande e non lasciatevi incantare da nessuno. Il nostro lavoro sta cambiando molto rapidamente e anche noi dovremo essere bravi ad adattarci a realtà nuove e diverse, ma senza dimenticarci mai che solo il puntuale rispetto delle regole e delle persone, una reale attenzione al territorio e un comportamento basato su trasparenza ed etica potranno riportare i clienti in banca.
Mi chiamo Agodi Moira, sono una ragazza di 54 anni. Il tempo è volato nella mia vita, ma non per questo motivo ho smesso di sentirmi una “ragazza” e di ricercare ogni giorno nuovi stimoli. Sono sposata da 24 anni con Anselmo e ho due figli, Giulio di 19 anni e Benedetta di 16.
Da quanto tempo lavori in banca?
Lavoro in banca da ben 33 anni e posso dire di averne viste di tutti i colori. Sono stata assunta nella ex storica Banca Popolare di Intra a Verbania sul Lago Maggiore. Lavorare in banca allora faceva la differenza, anche dal punto di vista dello stipendio: mio papà mi diceva sempre che “mi pagavano troppo”!
Di che cosa ti sei occupata e quale è il tuo ruolo oggi?
Ho lavorato presso la Direzione Generale, il Servizio Estero Centrale, l’Amministrazione del Personale, la Segreteria Generale. La Filiale l’ho scoperta quanto sono stata trasferita in Ossola, a Domodossola. Per molti anni ho fatto il Gestore, ma poi mi è stato assegnato un ruolo prettamente operativo di supporto ai gestori. Mi occupo di lavori amministrativi, di back office e qualche volta sostituisco i colleghi allo sportello. Potrebbe sembrare uno strano percorso professionale, ma i colleghi sanno bene che si viene spesso valutati non per la qualità del nostro lavoro, ma per la quantità dei numeri prodotti. Hai aperto 50 conti? Sei considerato bravissimo. Poco importa se dopo due anni molti di quei conti sono stati chiusi o si sono trasformati in vere e proprie sofferenze. Io ho sempre puntato a garantire la qualità del servizio che offrivo, ascoltando e parlando con le persone, cercando di capirne le effettive problematiche ed esigenze. I clienti si fidavano e per questo difficilmente si sarebbero spostati in un altro istituto. Se penso a come sono conciate le banche oggi, alla perdita di credibilità e al danno reputazionale che in primis stiamo pagando proprio noi dipendenti, mi viene da chiedermi come sarebbe ora la situazione se a fare come me ce ne fossero stati molti di più...
Quando e perché hai deciso di fare la Rappresentante Sindacale?
A dire la verità al sindacato mi sono avvicinata in punta di piedi. E’ stata la collega Cristina Falcioni, che mi ha preceduto in questo delicato ruolo di rappresentanza, a suggerirmi di pensare anche a un’esperienza di questo tipo. Alla fine ho deciso di mettermi in gioco e a disposizione dei miei colleghi.
Che tipo di persone sono i Rappresentanti della FABI del Gruppo Veneto Banca?
Mi ritengo molto fortunata perché la maggior parte dei Rappresentanti della FABI del Gruppo Veneto Banca sono persone molto preparate e sempre disponibili. Mi sono sentita accolta con calore e amicizia. Ogni riunione a cui partecipo è interessantissima e utilissima per affrontare le diverse problematiche, per cercare le migliori soluzioni e tutto sempre con quello spirito critico, ma costruttivo, veramente esemplare.
Vuoi aggiungere altro?
Rispetto al passato oggi sono ancora più convinta che comunicazione e informazione siano essenziali per poter meglio tutelare se stessi e per non subire passivamente i cambiamenti. Quindi cari colleghi leggete, informatevi, tenetevi aggiornati, fatevi sempre tante domande e non lasciatevi incantare da nessuno. Il nostro lavoro sta cambiando molto rapidamente e anche noi dovremo essere bravi ad adattarci a realtà nuove e diverse, ma senza dimenticarci mai che solo il puntuale rispetto delle regole e delle persone, una reale attenzione al territorio e un comportamento basato su trasparenza ed etica potranno riportare i clienti in banca.
da Parola alla Fabi - Marzo 2016