SIMONE CAPUANI: UN GIOVANE
DIRIGENTE FABI CON LA TESTA SULLE SPALLE

Caro Simone, questo mese è il tuo turno. Ci racconti qualcosa di te?
Ho 35 anni, sono nato ad Este (PD) e all’età di due anni mi sono trasferito a Lozzo Atestino (PD), dove i miei genitori svolgono la loro attività e dove, alcuni anni più tardi, è nata mia sorella.
Qui ho avuto le mie prime esperienze scolastiche e a questi luoghi sono legati i miei ricordi d’infanzia. In seguito ho continuato gli studi ad Este, dove mi sono diplomato al Liceo Scientifico. Successivamente mi sono iscritto all’Università di Padova, dove mi sono laureato in Scienze Politiche indirizzo Politico-Internazionale e ho ottenuto il Master in Opinion Intelligence and Survey Technology.
Durante il periodo universitario ho fatto parte del Settore Giovanile dell’Unicef, del quale per alcuni anni sono stato il Coordinatore. Terminata l’Università mi sono subito dato da fare e dopo alcuni lavori a tempo determinato è iniziata la mia prima esperienza bancaria alla Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
Da qui, dopo sei mesi, sono approdato in Veneto Banca, prima alla Filiale di Padova Centro, poi a Lonigo e da ultimo a Vicenza, dove ho l’incarico di Gestore Small Business. Nel tempo libero mi dedico al mio sport preferito, la mountain bike.
Da quanto sei iscritto alla FABI?
Sono iscritto alla Fabi da sempre perché credo che un sindacato apolitico sia più autonomo e possa tutelare meglio i suoi iscritti. Inoltre, essendo specifico del settore creditizio, meglio risponde a quelle che sono le nostre esigenze.
Perché fare il Rappresentante Sindacale?
Circa tre anni fa i colleghi mi hanno eletto Rappresentante Sindacale Aziendale per la FABI di Vicenza perché era forte la necessità che ci fosse qualcuno che potesse seguire l’attività del sindacato e le esigenze degli iscritti anche nella nostra area.
L’attività svolta sul territorio in questi anni ha portato a un notevole incremento di colleghi che hanno deciso di riporre la loro fiducia nella FABI sostenendo le sue iniziative. Da circa un mese, con molto orgoglio, sono entrato a fare parte anche dell’Esecutivo Nazionale Giovanile della FABI settore di cui sono divenuto il referente anche nella FABI del Gruppo Veneto Banca.
Quali ritieni siano le principali problematiche che i colleghi si trovano ad affrontare in questo periodo non certo facile?
In questo momento ritengo che il problema che più preoccupa i colleghi sia la mancanza del rinnovo contrattuale nazionale e l’impatto della crisi sui risvolti occupazionali nelle banche, Veneto Banca compresa.
E’ proprio ricoprendo il ruolo di sindacalista che ho potuto toccare con mano questo ed altri problemi spesso ricorrenti.
Secondo te quale è il modo migliore per tutelare i colleghi?
Sono convinto sia di fondamentale importanza sforzarsi di conoscere fin nei minimi dettagli le norme che regolano il rapporto di lavoro, il CCNL, il CIA della nostra banca, così da comprendere quali sono i nostri diritti oltre, ovviamente, ai nostri doveri.
In questo modo anche la relazione sindacato/colleghi/azienda diverrà più semplice, seria ed efficace.
Cosa vuoi dire ai colleghi?
Ai miei colleghi vorrei inviare un messaggio di ottimismo, nonostante le indubbie difficoltà del momento. Credo infatti che la professionalità e l’impegno che ogni giorno, nel nostro lavoro, mettiamo al servizio dei clienti e che consente alla nostra banca di diventare più solida, dovranno ottenere il giusto riconoscimento sia in termini contrattuali sia a livello di soddisfazioni personali.
Un cordiale saluto a tutti.
da PAROLA ALLA FABI - Agosto 2014
Ho 35 anni, sono nato ad Este (PD) e all’età di due anni mi sono trasferito a Lozzo Atestino (PD), dove i miei genitori svolgono la loro attività e dove, alcuni anni più tardi, è nata mia sorella.
Qui ho avuto le mie prime esperienze scolastiche e a questi luoghi sono legati i miei ricordi d’infanzia. In seguito ho continuato gli studi ad Este, dove mi sono diplomato al Liceo Scientifico. Successivamente mi sono iscritto all’Università di Padova, dove mi sono laureato in Scienze Politiche indirizzo Politico-Internazionale e ho ottenuto il Master in Opinion Intelligence and Survey Technology.
Durante il periodo universitario ho fatto parte del Settore Giovanile dell’Unicef, del quale per alcuni anni sono stato il Coordinatore. Terminata l’Università mi sono subito dato da fare e dopo alcuni lavori a tempo determinato è iniziata la mia prima esperienza bancaria alla Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
Da qui, dopo sei mesi, sono approdato in Veneto Banca, prima alla Filiale di Padova Centro, poi a Lonigo e da ultimo a Vicenza, dove ho l’incarico di Gestore Small Business. Nel tempo libero mi dedico al mio sport preferito, la mountain bike.
Da quanto sei iscritto alla FABI?
Sono iscritto alla Fabi da sempre perché credo che un sindacato apolitico sia più autonomo e possa tutelare meglio i suoi iscritti. Inoltre, essendo specifico del settore creditizio, meglio risponde a quelle che sono le nostre esigenze.
Perché fare il Rappresentante Sindacale?
Circa tre anni fa i colleghi mi hanno eletto Rappresentante Sindacale Aziendale per la FABI di Vicenza perché era forte la necessità che ci fosse qualcuno che potesse seguire l’attività del sindacato e le esigenze degli iscritti anche nella nostra area.
L’attività svolta sul territorio in questi anni ha portato a un notevole incremento di colleghi che hanno deciso di riporre la loro fiducia nella FABI sostenendo le sue iniziative. Da circa un mese, con molto orgoglio, sono entrato a fare parte anche dell’Esecutivo Nazionale Giovanile della FABI settore di cui sono divenuto il referente anche nella FABI del Gruppo Veneto Banca.
Quali ritieni siano le principali problematiche che i colleghi si trovano ad affrontare in questo periodo non certo facile?
In questo momento ritengo che il problema che più preoccupa i colleghi sia la mancanza del rinnovo contrattuale nazionale e l’impatto della crisi sui risvolti occupazionali nelle banche, Veneto Banca compresa.
E’ proprio ricoprendo il ruolo di sindacalista che ho potuto toccare con mano questo ed altri problemi spesso ricorrenti.
Secondo te quale è il modo migliore per tutelare i colleghi?
Sono convinto sia di fondamentale importanza sforzarsi di conoscere fin nei minimi dettagli le norme che regolano il rapporto di lavoro, il CCNL, il CIA della nostra banca, così da comprendere quali sono i nostri diritti oltre, ovviamente, ai nostri doveri.
In questo modo anche la relazione sindacato/colleghi/azienda diverrà più semplice, seria ed efficace.
Cosa vuoi dire ai colleghi?
Ai miei colleghi vorrei inviare un messaggio di ottimismo, nonostante le indubbie difficoltà del momento. Credo infatti che la professionalità e l’impegno che ogni giorno, nel nostro lavoro, mettiamo al servizio dei clienti e che consente alla nostra banca di diventare più solida, dovranno ottenere il giusto riconoscimento sia in termini contrattuali sia a livello di soddisfazioni personali.
Un cordiale saluto a tutti.
da PAROLA ALLA FABI - Agosto 2014