SIMONE MANTINI: RAPPRESENTANTE FABI A FABRIANO

Caro Simone, molti colleghi sono curiosi di sapere qualcosa in più su di te: raccontati.
Ciao a tutti, proverò a presentarmi con poche parole. I miei 40 anni di vita sono stati pieni di esperienze interessanti, sia nel mondo lavorativo che in quello familiare, di vita privata e sportiva. Sono nato a Fabriano, città della carta e dell’elettrodomestico, dove sono cresciuto con un fratello e una famiglia con mille attenzioni verso noi giovani. Ho studiato ragioneria e intrapreso la strada universitaria della giurisprudenza, interrompendo dopo aver completato l’ambito civile, ho provato l’esperienza dell’attività in proprio nel settore pubblicità/web marketing/informatica. Come esperienza nelle lingue straniere, ho vissuto un lungo periodo all’estero prendendo padronanza della lingua inglese/ceca. In ambito sportivo, oltre ai buoni risultati agonistici ottenuti nel mondo del tennis, ho studiato e preso titoli da “istruttore di fitness” con varie specializzazioni, tra cui quella della nutrizione: a oggi ho ricevuto la massima carica che è quella del “personal trainer” con allenamenti personalizzati. Ma credo che la cosa che mi sia riuscita meglio, sia stata mettere al mondo due bimbe dolcissime che mi regalano momenti piacevoli e ricchi di emozioni.
Quando hai iniziato a lavorare in banca?
Nel 2004 ho fatto l’ingresso nel settore bancario, dove ho ricoperto diverse mansioni in filiale e negli uffici centrali.
Di cosa ti occupi?
Attualmente sono nella “task force IMMO” e mi occupo di analizzare le pratiche di mutuo già concluse, completandole con dati e documenti da aggiungere.
Quando e perché hai deciso di iscriverti alla FABI?
Per carattere sono molto preciso e determinato, per questo ho deciso di fare il rappresentante sindacale: dopo diverse esperienze negative da iscritto in altre sigle sindacali, mi sono iscritto alla FABI, dove ho trovato un ambiente familiare e mi sono sentito protetto.
Quando la decisione di impegnarti attivamente nel sindacato?
Dopo pochi mesi che mi sono iscritto alla FABI, mi è subito venuta la voglia di combattere in prima fila per il rispetto dei nostri diritti: fare squadra per far rispettare le regole, credo sia la forza per affrontare qualsiasi problematica.
Quale difficoltà hai incontrato?
La difficoltà maggiore, nell’entrare in questo mondo sindacale, è stata il dover riaprire i libri di giurisprudenza accantonati da anni per rispolverare le mie nozioni legali. Studiando nel dettaglio il contratto nazionale e gli integrativi aziendali, ho avuto modo di cogliere i particolari su ogni accordo e articolo di legge presente negli stessi, regalandomi una formazione che mi permette di pretendere il rispetto delle regole da parte dell’azienda e dei dipendenti. Ringrazio di cuore i colleghi del sindacato che fino ad ora mi hanno aiutato con le proprie esperienze vissute.
I colleghi come hanno reagito di fronte a questa tua decisione?
Ho visto colleghi prendere grinta da questo mio inizio dell’attività sindacale, molti dei quali spaventati dal solo pensare di cambiare sindacato semplicemente perché la comunicazione del cambiamento sarebbe andata in mano all’ufficio del personale. Molti dipendenti vivono questo mondo del lavoro con paure quotidiane, paure spesso che non hanno fondamento e che li portano a subire qualsiasi tipo di vessazione.
Cosa ti senti di dire ai tuoi colleghi?
Ricordando ai colleghi che “Nessuno può farvi sentire inferiori senza il vostro consenso” (E. Roosevelt), invito tutti a parlarmi dei problemi e delle difficoltà che riscontrano nel loro percorso di vita lavorativa, perché, insieme, ne sono certo, potremo affrontarli con maggiore serenità. L’unione fa la forza e la determinazione della FABI è un’ottima arma da utilizzare per essere garantiti del rispetto.
Hai altro da aggiungere?
Se siete stanchi e volete imparare a farvi rispettare, ma anche se avete semplicemente bisogno di fare due chiacchiere, questo è il mio numero di telefono: 339 1192305.
da PAROLA ALLA FABI - Luglio 2017