Wladimir Brotto
Wladimir questo mese è il tuo turno, vuoi parlare un po' di te ai molti colleghi che ancora non ti conoscono?
Beh, a dire il vero preferirei fossero gli altri a farsi un‟opinione di me conoscendomi attraverso il mio operato piuttosto che accontare la mia vita che può risultare più o meno ricca ed intensa a seconda del punto di osservazione. Posso però provare a riassumere quale è la persona che vedo se provo a guardarmi da fuori, mettendomi nei panni degli altri. Difetti ce ne sono molti e ogni giorno cerco di migliorarmi e di imparare qualcosa di costruttivo…ecco, vedo una persona estremamente curiosa, che vuole capire, capire e ancora capire! Non si accontenta delle risposte date così… tanto per dire o perché dette da chi ha più autorità o potere…le deve „contestualizzare‟ rispetto al luogo in cui ci troviamo, rispetto al momento socio-economico che stiamo vivendo. All‟occorrenza le lascia pure "maturare" quel tanto che basta, perché svelino il reale significato, quello più nascosto, che poi è sempre quello più importante; vedo una persona che cerca di imparare ogni giorno ad avere una visione "globale" e quindi, spero, più realistica del mondo del lavoro, che mantiene sempre "viva‟ perché non perde mai l‟occasione di chiedere, approfondire, confrontarsi con le esperienze altrui.
Come ci si sente nei panni di un sindacalista?
Io mi sento bene, e mi sento ancora meglio ogni qual volta si riesce ad ottenere un miglioramento delle condizioni di vita dei colleghi così come ogni volta che vado a trovarli nelle filiali posso aiutarli a trovare la soluzione ai problemi che tutti dobbiamo affrontare nel quotidiano. Ma anche quando, per fortuna, non ci sono problemi trovo sempre costruttivo il confronto perché so di dover essere in grado di cogliere le sensibilità di tutti, sensibilità che cambiano in funzione di molti fattori determinanti per ognuno di noi.
E nei panni di un sindacalista FABI?
La FABI è stata scelta da me e viceversa perché solo con l‟autonomia di pensiero è possibile che idee diverse, a volte anche in contrasto tra loro, possano emergere e trovare sintesi in un pensiero che ne colga il meglio da ognuna. Questo deve continuare ad essere il fulcro del pensiero propositivo ed efficace che ci ha contraddistinto da sempre.
Giovane e eletto con ruoli di responsabilità nella Segreteria Aziendale della Veneto Banca e nel Direttivo del Coordinamento di Gruppo, cosa ti senti di dire a chi ha riposto tanta fiducia in te?
Grazie! Un grazie di cuore, concedetemelo, ad Ivano Parola e a Stefano Finn Masciovecchio che mi hanno aiutato a crescere molto velocemente permettendomi da subito di confrontarmi con la realtà aziendale. Da idealista quale sono non posso che metterci il massimo delle forze anche perché oggi, soprattutto oggi, con tutti i cambiamenti che stanno avvenendo in ambito sociale per me fare sindacato è la massima espressione dell‟impegno che una persona possa avere per difendere e se possibile migliorare le condizioni della categoria e quelle della collettività tutta.
Parola alla FABI e Facebook, tutto rivolto a una più efficace informativa, credi che i colleghi apprezzino questo nuovo modo di comunicare?
Io direi che non siamo tanto di fronte ad un nuovo modo di comunicare quanto piuttosto al corretto modo di comunicare con efficacia e tempestività gli eventi che ci coinvolgono nel quotidiano così che tutti possiamo rapidamente prenderne coscienza e saperci muovere correttamente nella nuova realtà che si profila dinanzi a noi. In ogni caso non dimentichiamoci mai che il modo migliore di relazionarsi con i colleghi è la presenza. Il mio impegno è quello di riuscire ad essere presente sul territorio riuscendo così a parlare “ con i colleghi per conoscerli. Bene inteso che gli strumenti sopra citati sono in corollario necessario per essere efficaci nella comunicazione oggi. Perché ognuno ha una propria storia anche all‟interno dell‟azienda, e solo conoscendola possiamo essere efficaci nel comprendere anche come e quanto l‟azienda sia sensibile nei confronti delle peculiarità che ci caratterizzano e come sappia farle fruttare. In un mondo ideale se questo accadesse davvero saremmo tutti appagati e l‟azienda sarebbe più produttiva.
Tu svolgi un importante ruolo anche nel Dipartimento "Giovani", una categoria alla quale la Società non sembra aver dedicato molta attenzione, come intendi relazionarti con loro?
Come dicevo un attimo fa il modo migliore per comprendere le situazioni è viverle e quindi nei miei progetti c‟è quello di riuscire a recarmi in tutte le realtà ed i contesti delle aziende che oggi caratterizzano il Gruppo Veneto Banca. Questo è un atto dovuto per riuscire a comprendere le diverse peculiarità che caratterizzano i contesti, sia storici che socio-economici, delle varie realtà del Gruppo. In questo modo sarà possibile essere più mirati ed efficaci nel confronto con l'Azienda.
da: Parola alla Fabi - agosto 2011
Beh, a dire il vero preferirei fossero gli altri a farsi un‟opinione di me conoscendomi attraverso il mio operato piuttosto che accontare la mia vita che può risultare più o meno ricca ed intensa a seconda del punto di osservazione. Posso però provare a riassumere quale è la persona che vedo se provo a guardarmi da fuori, mettendomi nei panni degli altri. Difetti ce ne sono molti e ogni giorno cerco di migliorarmi e di imparare qualcosa di costruttivo…ecco, vedo una persona estremamente curiosa, che vuole capire, capire e ancora capire! Non si accontenta delle risposte date così… tanto per dire o perché dette da chi ha più autorità o potere…le deve „contestualizzare‟ rispetto al luogo in cui ci troviamo, rispetto al momento socio-economico che stiamo vivendo. All‟occorrenza le lascia pure "maturare" quel tanto che basta, perché svelino il reale significato, quello più nascosto, che poi è sempre quello più importante; vedo una persona che cerca di imparare ogni giorno ad avere una visione "globale" e quindi, spero, più realistica del mondo del lavoro, che mantiene sempre "viva‟ perché non perde mai l‟occasione di chiedere, approfondire, confrontarsi con le esperienze altrui.
Come ci si sente nei panni di un sindacalista?
Io mi sento bene, e mi sento ancora meglio ogni qual volta si riesce ad ottenere un miglioramento delle condizioni di vita dei colleghi così come ogni volta che vado a trovarli nelle filiali posso aiutarli a trovare la soluzione ai problemi che tutti dobbiamo affrontare nel quotidiano. Ma anche quando, per fortuna, non ci sono problemi trovo sempre costruttivo il confronto perché so di dover essere in grado di cogliere le sensibilità di tutti, sensibilità che cambiano in funzione di molti fattori determinanti per ognuno di noi.
E nei panni di un sindacalista FABI?
La FABI è stata scelta da me e viceversa perché solo con l‟autonomia di pensiero è possibile che idee diverse, a volte anche in contrasto tra loro, possano emergere e trovare sintesi in un pensiero che ne colga il meglio da ognuna. Questo deve continuare ad essere il fulcro del pensiero propositivo ed efficace che ci ha contraddistinto da sempre.
Giovane e eletto con ruoli di responsabilità nella Segreteria Aziendale della Veneto Banca e nel Direttivo del Coordinamento di Gruppo, cosa ti senti di dire a chi ha riposto tanta fiducia in te?
Grazie! Un grazie di cuore, concedetemelo, ad Ivano Parola e a Stefano Finn Masciovecchio che mi hanno aiutato a crescere molto velocemente permettendomi da subito di confrontarmi con la realtà aziendale. Da idealista quale sono non posso che metterci il massimo delle forze anche perché oggi, soprattutto oggi, con tutti i cambiamenti che stanno avvenendo in ambito sociale per me fare sindacato è la massima espressione dell‟impegno che una persona possa avere per difendere e se possibile migliorare le condizioni della categoria e quelle della collettività tutta.
Parola alla FABI e Facebook, tutto rivolto a una più efficace informativa, credi che i colleghi apprezzino questo nuovo modo di comunicare?
Io direi che non siamo tanto di fronte ad un nuovo modo di comunicare quanto piuttosto al corretto modo di comunicare con efficacia e tempestività gli eventi che ci coinvolgono nel quotidiano così che tutti possiamo rapidamente prenderne coscienza e saperci muovere correttamente nella nuova realtà che si profila dinanzi a noi. In ogni caso non dimentichiamoci mai che il modo migliore di relazionarsi con i colleghi è la presenza. Il mio impegno è quello di riuscire ad essere presente sul territorio riuscendo così a parlare “ con i colleghi per conoscerli. Bene inteso che gli strumenti sopra citati sono in corollario necessario per essere efficaci nella comunicazione oggi. Perché ognuno ha una propria storia anche all‟interno dell‟azienda, e solo conoscendola possiamo essere efficaci nel comprendere anche come e quanto l‟azienda sia sensibile nei confronti delle peculiarità che ci caratterizzano e come sappia farle fruttare. In un mondo ideale se questo accadesse davvero saremmo tutti appagati e l‟azienda sarebbe più produttiva.
Tu svolgi un importante ruolo anche nel Dipartimento "Giovani", una categoria alla quale la Società non sembra aver dedicato molta attenzione, come intendi relazionarti con loro?
Come dicevo un attimo fa il modo migliore per comprendere le situazioni è viverle e quindi nei miei progetti c‟è quello di riuscire a recarmi in tutte le realtà ed i contesti delle aziende che oggi caratterizzano il Gruppo Veneto Banca. Questo è un atto dovuto per riuscire a comprendere le diverse peculiarità che caratterizzano i contesti, sia storici che socio-economici, delle varie realtà del Gruppo. In questo modo sarà possibile essere più mirati ed efficaci nel confronto con l'Azienda.
da: Parola alla Fabi - agosto 2011
Wladimir Brotto lavora presso la direzione di Veneto Banca Scpa a Montebelluna
E' RSA, Segretario del Coordinamento Fabi di Veneto Banca Scpa e del Gruppo.
Tel. 347 7237189
Mail. [email protected]
E' RSA, Segretario del Coordinamento Fabi di Veneto Banca Scpa e del Gruppo.
Tel. 347 7237189
Mail. [email protected]