Gabriella Pinto lavora in Banca Intermobiliare dal maggio del 2008. Rivestendo il ruolo di Information Technology ha svolto diverse mansioni quali l’assistenza Worp, l’estrazione dati e l’Help Desk. Da dicembre del 2014 fa parte della funzione ICT Sviluppo e Governance e la sua attività consiste nel gestire, sviluppare e provvedere alla manutenzione degli applicativi della Banca, oltre a occuparsi della Sicurezza Operativa. Oltre a immergersi nei meandri della rete e dei dati informatici aziendali Gabriella ama anche un altro tipo di immersione: quella subacquea a cui si è avvicinata nel 1998 quasi per caso. Come capita a molti è proprio durante una settimana di vacanza in Mar Rosso che viene invitata a fare una prova in piscina e respirare sott’acqua attraverso l’erogatore l’affascina così tanto che decide di iscriversi al suo primo corso base... |
Infilata la muta, vestito il gav e la bombola comincia a scoprire un’altra dimensione, un luogo dove la fisicità non esiste e si fluttua in un mondo nuovo dove la curiosità sembra accomunarti ai pesci che ti circondano che sembrano osservare da una distanza di sicurezza quello strano animale goffo e sgraziato che emette un sacco di bolle. All’inizio la tensione che accompagna i neofiti dovuta all’inesperienza e un po’ all’“ansia da prestazione” non sempre permettono di godersi l’immersione a pieno, troppo attenti a non sbagliare per poter solo osservare. Tuttavia ciò non è sufficiente per perdere lo stupore di nuotare a fianco di una tartaruga marina, così elegante e rapida nei suoi movimenti e di passare a qualche metro da una razza che pian piano, solleva la sabbia del fondale per mimetizzarsi e sfuggire da un possibile predatore.
Gabriella impara presto a prendersi il suo tempo e lasciarsi cullare dalle corretti sottomarine e ad ascoltare il silenzio sordo di un vivacissimo mondo.
Le sue mete preferite sono quelle dove puoi trovare il mare limpido, pulito e temperature abbastanza calde. Indossare solo una muta leggera, senza guanti e senza cappuccio ti permette di muoverti con più facilità e rende più piacevole il contatto con l’acqua.
Le immersioni che ama di più sono quelle in corrente che per lei sono molto più divertenti e movimentate e, inoltre, sono quelle durante le quali è più facile fare incontri con squali e pesci di grande taglia .
Gabriella ha già fatto moltissime immersioni alle Maldive, in Indonesia, in Malesia, in Oman, ai Caraibi e in Mar Rosso e quando le chiediamo quale sia la più bella che ha fatto percepiamo una certa difficoltà a risponderci: “...l’immersione più bella? Pochissime volte sono uscita da un’immersione delusa, ma quelle dove si incontrano gli squali sono veramente le più affascinanti...”
Lo scorso anno, durante una crociera esplorativa in Sudan, Gabriella ci racconta che lungo un reef lei e i suoi compagni di immersione sono stati circondati da almeno una cinquantina di squali martello. L’avvistamento di questi squali, maestosi dalla forma strana molto schivi e timidi, ci confessa essere stata un’emozione indimenticabile.
Anche se il suo brevetto le permette di raggiungere 50 metri di profondità solo in poche occasioni è scesa così tanto: si scende in profondità solo se ne vale la pena e i colori più belli e un sacco altre belle cose si trovano tra i 10 e i 20 metri dalla superficie. Gabriella consiglia vivamente di avvicinarsi a questa attività perché, a differenza di quello che molti pensano, non è uno sport per superuomini o superdonne, basta solo possedere un po’ di acquaticità e non è
necessario nemmeno saper nuotare. Potrà sembrare strano ma è proprio così: chi sa immergersi, non ha paura dell’acqua, chi non ha paura si fa sostenere dall’acqua e chi galleggia riesce presto a nuotare.
L’attività subacquea non è uno sport competitivo, ti permette di incontrare e conoscere molte persone con cui socializzare e condividere l’emozione di ogni immersione, ti porta a viaggiare e a vivere in simbiosi con il mare, che su Gabriella esercita un fortissimo richiamo: “...fortunato è chi, come me, può dedicarsi alla subacquea...”.