CHIARA VALLAZZA : UN AMORE PER IL PARTICOLARE

Chiara Vallazza è un Gestore Privati e lavora a Baveno, una delle più belle filiali del gruppo Veneto Banca, affacciata sullo splendido scenario del Lago Maggiore e delle Isole Borromee.
Un ambiente così suggestivo non poteva non far emergere in lei un lato artistico che solo fino a poco tempo fa era ben celato nel suo inconscio.
La fotografia si è rivelata un vero e proprio “colpo di fulmine”...

Delusa dall’ennesimo scadente risultato delle immagini scattate durante un viaggio, due anni fa Chiara decide di partecipare, senza alcuna particolare aspettativa, ad un corso base di fotografia. Ci è voluto veramente poco per ritrovarsi alzata alle 5 del mattino, anche in pieno inverno, per andare a scattare fotografie o per allestire veri e propri set fotografici nella cucina di casa. In breve tempo, grazie anche alla partecipazione alla vita di un circolo fotografico (il Foto Club Verbania) e a una costante ricerca su internet di informazioni, spunti e tecniche, il suo interesse per la Fotografia è diventato una vera passione. Più che dai panorami o dalla ampie vedute, la nostra collega è stata attratta dai dettagli e dai particolari. Questa “naturale predisposizione”, associata ai frequenti weekend di pioggia, è sfociata in un forte interesse per la fotografia Macro (tecnica fotografica che permette di ottenere immagini di oggetti piccoli tramite forti rapporti di ingrandimento) e lo Still Life (tecnica con la quale si cerca di fissare in un’immagine fotografica una situazione di oggetti inanimati, naturali o artificiali, anche costruendola o ricostruendola in uno studio fotografico o in qualsiasi altro ambiente). Questi due generi, rispondono bene a quello che rappresenta per lei questa forma d’arte, ovvero una pura ricerca di linee, forme e colori che possano diventare un’immagine gradevole alla vista, meglio se di soggetti sui quali normalmente il nostro sguardo non si sofferma. La visione della fotografia di Chiara è molto ‘materiale’: vive lo scatto come un semplice strumento estetico fine a se stesso; non cerca di trasmettere sensazioni o stati d’animo particolari, ma semplicemente l’armonia e la bellezza di quello che ci circonda. La prima cosa che ha imparato è il fatto che una bella foto non è frutto del caso o del solo lavoro di fotoritocco. Dietro ad una fotografia suggestiva, di norma, c’è occhio, studio, tecnica e lavoro.... molto di più di quanto si possa immaginare. Ed è proprio questo il bello di questa passione, la soddisfazione che ti pervade nel momento in cui vedi sul monitor, o stampato su carta, il risultato della tua immaginazione e del tuo impegno per realizzarlo. Il grande fotografo Ansel Adams ha detto : “le prime 10.000 fotografie sono le peggiori”. Dal momento che non ne ha scattate così tante, Chiara crede che le sue sarebbero tutte da buttare... tuttavia ne l’abbiamo convinta a sceglierne 3 che con piacere pubblichiamo.

A noi sembrano molto belle, voi che ne pensate?