 | Christian Birelli è un collega di 29 anni e lavora in banca dal 4 giugno 2007, data di assunzione presso la ex Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana. Come molti altri suoi colleghi, in soli 7 anni ha lavorato in diverse filiali (Fabriano P.le Matteotti, Gubbio, Deruta, Fabriano P.zza Garibaldi, Fabriano Sede) e anche presso l’Ufficio Crediti presso la Direzione Generale di Fabriano. Attualmente ricopre il ruolo di Addetto Operativo presso la Filiale di Sassoferrato... |
Una volta quadrata la cassa e chiusa la filiale Christian, almeno 3 volte alla settimana, si dedica al Taekwondo, un'arte marziale coreana, uno sport da combattimento a contatto pieno nato fra gli anni '50 e '60 (nonché sport nazionale in Corea del Sud) basato principalmente sull'uso di tecniche di calcio.
Il Taekwondo è l'arte marziale che conta il maggior numero di praticanti in tutto il mondo. Christian inizia a praticarlo da giovanissimo. Non aveva ancora compiuto 8 anni quando indossa per la prima volta il suo Dobok seguendo l’esempio del padre, cintura verde di Taekwondo e già cintura nera di Judo, e del fratello.
Lo pratica fino ai 15 anni e, dopo una lunga pausa di 13 anni che non basta a spegnere la sua passione, riprende ad allenarsi: al cuor non si comanda.
Ha partecipato a moltissime gare sempre con ottimi piazzamenti testimoniati dalle numerose medaglie e coppe che orgogliosamente ci mostra.
Tra le più importanti le Internazionali a Traun (Austria) e a Foligno, ma purtroppo in queste occasioni non è riuscito a raggiungere il gradino più alto del podio.
Da quando ha ripreso l’attività agonistica non ha ancora effettuato nessuna competizione e il suo principale obiettivo rimane quello di riuscire a sostenere l’esame per la Cintura Nera 2° Dan prima della fine dell’anno.
Questo nostro Taeki ricorda ancora con molta emozione il giorno in cui ha conseguito la Cintura Nera 1° Dan.
Da questa arte marziale Christian ha imparato la disciplina e soprattutto il rispetto. La filosofia del Taekwondo ha come fondamento l'etica, la morale, le norme spirituali attraverso le quali gli uomini possono vivere senza dover litigare tra essi. Questa disciplina generalmente porta ad un miglioramento mentale (rinvigorendo la concentrazione) e fisico (migliorando la circolazione sanguigna).
Christian si è appassionato anche alla cultura della Corea del Sud e ha imparato molte parole e numeri in quella lingua “Consiglierei vivamente a tutti i colleghi di provare... maschi o femmine di tutte le età: buttatevi!”
Christian ci tiene a salutarci con le parole del Generale sudcoreano Choi Hong Hi, un vero artista delle arti marziali, maestro 9o Dan Taekwondo, e 2o Dan Karate Shotokan: “...spero sinceramente che attraverso il Taekwondo ogni uomo possa acquistare la forza sufficiente per arrivare ad essere il guardiano della giustizia, opponendosi ai conflitti sociali e coltivando lo spirito umano al livello più alto possibile...”.
Il Taekwondo è l'arte marziale che conta il maggior numero di praticanti in tutto il mondo. Christian inizia a praticarlo da giovanissimo. Non aveva ancora compiuto 8 anni quando indossa per la prima volta il suo Dobok seguendo l’esempio del padre, cintura verde di Taekwondo e già cintura nera di Judo, e del fratello.
Lo pratica fino ai 15 anni e, dopo una lunga pausa di 13 anni che non basta a spegnere la sua passione, riprende ad allenarsi: al cuor non si comanda.
Ha partecipato a moltissime gare sempre con ottimi piazzamenti testimoniati dalle numerose medaglie e coppe che orgogliosamente ci mostra.
Tra le più importanti le Internazionali a Traun (Austria) e a Foligno, ma purtroppo in queste occasioni non è riuscito a raggiungere il gradino più alto del podio.
Da quando ha ripreso l’attività agonistica non ha ancora effettuato nessuna competizione e il suo principale obiettivo rimane quello di riuscire a sostenere l’esame per la Cintura Nera 2° Dan prima della fine dell’anno.
Questo nostro Taeki ricorda ancora con molta emozione il giorno in cui ha conseguito la Cintura Nera 1° Dan.
Da questa arte marziale Christian ha imparato la disciplina e soprattutto il rispetto. La filosofia del Taekwondo ha come fondamento l'etica, la morale, le norme spirituali attraverso le quali gli uomini possono vivere senza dover litigare tra essi. Questa disciplina generalmente porta ad un miglioramento mentale (rinvigorendo la concentrazione) e fisico (migliorando la circolazione sanguigna).
Christian si è appassionato anche alla cultura della Corea del Sud e ha imparato molte parole e numeri in quella lingua “Consiglierei vivamente a tutti i colleghi di provare... maschi o femmine di tutte le età: buttatevi!”
Christian ci tiene a salutarci con le parole del Generale sudcoreano Choi Hong Hi, un vero artista delle arti marziali, maestro 9o Dan Taekwondo, e 2o Dan Karate Shotokan: “...spero sinceramente che attraverso il Taekwondo ogni uomo possa acquistare la forza sufficiente per arrivare ad essere il guardiano della giustizia, opponendosi ai conflitti sociali e coltivando lo spirito umano al livello più alto possibile...”.
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