Giovanni Antonio Pace, per gli amici Gianni, comincia la sua avventura in BancApulia nell'aprile del 2005, quando viene assunto in Banca Meridiana. In realtà vanta una pluriennale esperienza maturata in Banca Nazionale dell’Agricoltura incorporata nel 1999 da Antonveneta. In Banca Meridiana gli viene assegnato l’incarico di Responsabile dell'Ufficio Crediti Speciali e il suo ruolo viene confermato anche dopo la fusione in BancApulia. |
Un impegno non indifferente che, però, non impedisce a Gianni di coltivare la sua passione per la musica, un mondo che lo ha sempre affascinato fin da quando era giovanissimo.
Fin dall’età di soli 15 anni incomincia infatti a collaborare con alcune Radio libere di Bari, la sua amata città, e collabora alla realizzazione e alla trasmissione di diversi programmi di intrattenimento.
Non solo: viene spesso chiamato in diverse “importanti” discoteche della città e della provincia per fare il Disc Jockey, più comunemente DJ, e per intrattenere il pubblico attraverso un’accurata selezione, a seconda dei gusti, delle occasioni, ma anche del suo stile personale, di brani musicali di vario genere.
L’impianto di amplificazione e la console per un DJ sono strumenti fondamentali, soprattutto per chi come Gianni è molto attento alla qualità del suono.
Per lui ci vuole poco per appassionarsi, ancor più che alla musica, all’elettronica ed in particolare modo a quella applicata all'audio.
Con il tempo Gianni diventa così un "sofisticato" audiofilo, così lo definiscono i suoi amici con cui ancora condivide questa passione.
Dopo aver ascoltato per anni musica con un impianto Pioneer acquistato negli anni '80 e dopo che il suo udito si è fatto man mano più fino, la necessità di poter contare su una eccellente qualità sonora si fa giorno dopo giorno più forte.
Nel 1999 decide quindi di realizzare un amplificatore proprio con le sue mani: un’impresa sicuramente non facile. Visiona decine e decine di riviste di settore e alla fine sceglie di seguire i consigli e le indicazioni di Bartolomeo Aloia, conosciuto dagli appassionati del settore per essere un vero “genio” dell’elettronica. Realizza così un amplificatore con cui ancora oggi (e guai a chi glielo tocca) ascolta la musica.
Si tratta di un amplificatore cosiddetto "Ibrido", vale a dire costituito da una parte a valvole (amplificatore di tensione) ed una parte a transistor (amplificatore di corrente).
Eroga 50 watts RMS su 8 Ohm "robusti" e pilota due casse QUAD (Progetto Aliante Moda 2000), casse un po' esigenti vista la non alta sensibilità.
Per Gianni realizzare questo gioiellino è stata una esperienza indimenticabile tant’è che non riesce a nascondere la grande emozione che rivive mentre ci racconta cosa provò quando, una volta completate tutte le tarature, fatte con una scrupolosa attenzione viste le alte correnti che circolano nei circuiti a valvole, spinse il tasto play del suo lettore CD e incominciò ad ascoltare le prime note di “Wish you were here” dei mitici Pink Floyd.
“Tutta un'altra musica, sembra forse strano ma, credetemi è proprio così”.
Gianni ci confida che vorrebbe molto poter dedicare più tempo a questo bellissimo hobby, ma i carichi di lavoro, che invece di calare aumentano, non glielo consentono.
Quasi quasi ci dimenticavamo: Gianni suona molto bene anche la chitarra acustica che amplifica con un’altra delle sue creature da 20 watts RMS, ma qui c'è poco di high-end.