Marta lavora in banca dal gennaio del 2000 dopo aver frequentato il liceo classico ed essersi laureata in lingue, facoltà che le ha consentito di girare il mondo. Attualmente presta servizio come addetto operativo presso la Filiale di San Maurizio d’Opaglio. Marta ci racconta che da sempre avrebbe voluto creare qualcosa con le proprie mani e, per questo motivo, verso i diciotto anni inizia a frequentare lo studio di Annibale Lanfranchi di Omegna, uno scultore noto per essere l’autore di molti monumenti pubblici (tra gli altri il monumento al partigiano di Omegna) e dei “cartocci”, che ne consacrarono la fama artistica negli anni Sessanta e Settanta. |
Dalle sculture in creta, Marta avverte la necessità di fare anche altri tipi di oggetti.
Passati circa due anni entra a fare parte del Circolo di Arti Visive di Granerolo di Giovanni Crippa, scultore-ceramista che rivolge la propria attività principalmente a hobbisti e a un gruppo di disabili del Centro Socio Formativo di Omegna. Quella del Crippa è un`associazione che ha per scopo la promozione di attività culturali e di servizi nel campo del visivo e della comunicazione, privilegiando la collaborazione con enti pubblici, privati ed altre associazioni similari, organizzando laboratori didattici, mostre, dibattiti, spettacoli, manifestazioni, pubblicazioni ed ogni altra attività inerente al raggiungimento degli scopi sociali ed escludendo ogni fine di lucro.
Marta lavora si appassione alla creta e al tornio che le danno la possibilità di creare cose utilizzabili, come vasi, tazze e teiere.
Presta inoltre attività di volontariato con disabili mentali, esperienza che l’arricchisce molto. Per la nostra artista non c’è nulla che non possa essere considerato arte: Marta considera una forma di arte anche il suo lavorare allo sportello, anche se per qualcuno potrebbe sembrare molto lontano da qualsiasi tipo di attività creativa.
Fiere, esposizioni e mostre l’attraggono e ogni occasione è buona per emozionarsi.
Per lei è normale commuoversi davanti ai Coniugi Arnolfini di Jan Van Eyck così come davanti ad un graffito di Banksy.
Le sue parole d’ordine sono arte e creare.
Quadri luminosi che fanno da lampada, attaccapanni, catene che diventano bracciali e veri e propri gioielli, sono queste le cose che Marta ama realizzare: trasformare oggetti vecchi, dimenticati, inutilizzati, abbandonati, in vere e proprie affascinanti opere.