 | Monica Rosiello è una collega che ricopre il ruolo di Gestore Privati presso la Filiale di Baveno, un posto bellissimo proprio di fronte al lago. Monica non ha sempre lavorato in Filiale, infatti vanta un’esperienza pluriennale presso l’Ufficio Direzione Finanza, prima in Banca Popolare di Intra e, poi, in Veneto Banca. A causa delle riorganizzazioni che hanno interessato nel tempo le Direzioni Generali anche lei fa parte di quei colleghi che sono stati “ricollocati”... |
A Monica lavorare in Filiale diverte e intriga soprattutto per il contatto con la gente, perché qualche volta riesce a mettere in pratica tecniche imparate attraverso corsi di comunicazione e del “parlare in pubblico” che non ha frequentato su iniziativa della banca, ma per coltivare la sua più grande passione: la recitazione. Si tratta di una forma d’arte impegnativa, ma così divertente che, alla fine di ogni performance, ci si dimentica della fatica che qualche volta ti prende prima di uscire, la sera, per andare alle prove.
Le prove e lo studio sono alla base di tutto e, anche se per Monica si tratta di un vero divertimento, l’impegno è stato ed è sempre tanto: ha frequentato due anni di corso di recitazione con alcuni attori della storica Compagnia milanese “Quelli di Grock” che le hanno insegnato l’improvvisazione e poi fa di tutto per partecipare agli stage di recitazione e canto con i professionisti del settore. La parte bella del fare teatro non è solo il debutto o le repliche, anche se salire su un palco ha un impatto a volte “terapeutico” per chi riesce a vincere un’eccessiva timidezza o per chi, come lei, riesce in questo modo a canalizzare la propria tempestosa esuberanza in una vena espressiva, ma regolata anche da precisi canoni dogmatici. Il fascino più profondo deriva dallo studio del copione, dalla ricerca continua del personaggio da impersonare , dalla scoperta di un sottotesto da interpretare, dalla cura della mimica, della dizione, della presenza scenica. Per Monica fare teatro significa abbandonarsi, lasciando che tutto ciò che è stato metodicamente preparato per mesi affiori e si leghi all’attore riempiendo il suo spazio scenico di verità. Il pubblico non vuole semplice finzione, ma vuole essere catturato da personaggi reali, dalle loro storie.
Monica ha recitato in commedie dialettali in prosa, commedie musicali italiane, musicals americani, prosa un po’ più impegnata, ma ha partecipato anche a letture pasquali nelle chiese e, da ultimo, a “cene con delitto”. In tutti questi anni ha potuto impersonare personaggi che nella vita vera non avrebbe mai potuto essere: anche questo è un modo per dare colore alla sua vita. Monica ha potuto coltivare questa grande passione, iniziata da molto giovane a Milano, grazie anche alla sua famiglia che l’ha sempre sostenuta e continua a farlo per permetterle di realizzare tanti altri sogni.
“Abbiamo tutti tanto bisogno di appassionarci: di qualcosa, di qualcuno, della vita... e se facciamo le cose senza passione, non riescono mai bene come vorremmo! E’ per questo che vi ho parlato di una vera “passione a colori”: il mio amore per il Teatro.”
Grazie Monica per aver condiviso con tutti noi questa tua bella avventura che ti auguriamo possa essere ricca di sorprese e di soddisfazione.
Le prove e lo studio sono alla base di tutto e, anche se per Monica si tratta di un vero divertimento, l’impegno è stato ed è sempre tanto: ha frequentato due anni di corso di recitazione con alcuni attori della storica Compagnia milanese “Quelli di Grock” che le hanno insegnato l’improvvisazione e poi fa di tutto per partecipare agli stage di recitazione e canto con i professionisti del settore. La parte bella del fare teatro non è solo il debutto o le repliche, anche se salire su un palco ha un impatto a volte “terapeutico” per chi riesce a vincere un’eccessiva timidezza o per chi, come lei, riesce in questo modo a canalizzare la propria tempestosa esuberanza in una vena espressiva, ma regolata anche da precisi canoni dogmatici. Il fascino più profondo deriva dallo studio del copione, dalla ricerca continua del personaggio da impersonare , dalla scoperta di un sottotesto da interpretare, dalla cura della mimica, della dizione, della presenza scenica. Per Monica fare teatro significa abbandonarsi, lasciando che tutto ciò che è stato metodicamente preparato per mesi affiori e si leghi all’attore riempiendo il suo spazio scenico di verità. Il pubblico non vuole semplice finzione, ma vuole essere catturato da personaggi reali, dalle loro storie.
Monica ha recitato in commedie dialettali in prosa, commedie musicali italiane, musicals americani, prosa un po’ più impegnata, ma ha partecipato anche a letture pasquali nelle chiese e, da ultimo, a “cene con delitto”. In tutti questi anni ha potuto impersonare personaggi che nella vita vera non avrebbe mai potuto essere: anche questo è un modo per dare colore alla sua vita. Monica ha potuto coltivare questa grande passione, iniziata da molto giovane a Milano, grazie anche alla sua famiglia che l’ha sempre sostenuta e continua a farlo per permetterle di realizzare tanti altri sogni.
“Abbiamo tutti tanto bisogno di appassionarci: di qualcosa, di qualcuno, della vita... e se facciamo le cose senza passione, non riescono mai bene come vorremmo! E’ per questo che vi ho parlato di una vera “passione a colori”: il mio amore per il Teatro.”
Grazie Monica per aver condiviso con tutti noi questa tua bella avventura che ti auguriamo possa essere ricca di sorprese e di soddisfazione.
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