Nadia Mazzariol inizia il suo percorso in banca nel 1985 presso la Cassa Rurale di Salgareda: è la cassiera bionda e giovane che allo sportello fa sempre una bella figura. Dopo la fusione con Veneto Banca vive esperienze diverse fino a ricoprire l’attuale ruolo di Assistente Corporate presso l’Area di Mansué. Come molte altre colleghe, mentre lavora si innamora, si sposa, diventa mamma per ben due volte, e si divide tra lavoro, famiglia e, non senza fatica, tra molti interessi tra i quali assaggiare i vini, praticare tai-chi, discipline bionaturali, disegnare, ballare... |
A gennaio del 2012, a una cena argentina organizzata dall’associazione sommelier, accetta di provare alcuni passi di tango riuscendo a evitare di fare una caduta plateale solo grazie all’abilità del suo ballerino. Da allora non ha più smesso e, approfittando del fatto che le due figlie sono ormai grandi e autonome, ha speso gli ultimi tre anni a perfezionarsi.
Il tango nasce in Argentina, a Buenos Aires, alla fine del XIX secolo.
E’ un ballo sociale, una forma di comunicazione universale che ti permette di comunicare in silenzio e, sia all'uomo che alla donna, di sviluppare i propri sensi innati.
L'uomo "comanda" alla donna il movimento e la donna lo "segue".
Se l'uomo non sa comunicare la donna non riesce a eseguire i passi giusti.
Rispetto agli altri balli la comunicazione non parte dalle mani o dai piedi, ma dal cuore.
Nel tango la donna si deve fidare dell'uomo, spesso chiude gli occhi e attende che l'uomo ripaghi la sua fiducia Nel tango gioca un ruolo fondamentale la musica.
I musicisti più famosi sono di origine italiana. Lo strumento che lo rappresenta è il bandoneo'n, di origine tedesca. I temi musicali sono principalmente tristi, raccontano di amori lontani e questa nostalgia melodica rende il tutto molto affascinante.
Nadia ci spiega che per iniziare è fondamentale frequentare una buona scuola per imparare la tecnica e i passi base.
Per prima cosa si impara a "camminare": avanti, indietro e di lato.
Da qui è tutto un’evoluzione personale.
Potrebbe sembrare uno scherzo, ma non è così: il tango ultimamente viene applicato anche nelle terapie riabilitative.
La camminata richiede una postura proiettata in avanti ed è un buon esercizio per una corretta postura.
Il tango ha donato a Nadia momenti ricchi di emozioni.
Ogni tanto, quando ricevere un invito da un ballerino che non conosce non può fare a meno di pensare: "ma questo è bravo, chissà che brutta figura farò, magari mi lascerà in mezzo alla pista”.
Stupendo, ci confida, è stato ricevere un invito a ballare un tango da suo marito, che per il ballo è proprio negato.
Credete a Nadia: “Il tango non è solo tecnica, bei vestiti e scarpe con il tacco a spillo. Il tango è improvvisazione, sentimento e non ha età. Il tango è per tutti.”