 | Stefano Franzosi è un collega che lavora presso la Filiale Veneto Banca di Milano in Via Cusani dove ricopre il ruolo di addetto operativo. Fin dalla nascita il suo unico grande sogno era quello di imparare a volare. I filmini Super 8 girati dal papà lo riprendono sempre con in mano piccoli modellini di aeroplano, aerei di balsa con la carica ad elastico o semplicemente con le braccia aperte e lo sguardo verso il cielo come se dovesse spiccare il volo da un momento all’altro... |
Stefano ci racconta con piacere il ricordo degli spettacoli aerei acrobatici che il padre lo portava a vedere: aerei di tutti i tipi, ultraleggeri, da turismo, da 4/6 posti, Cessna, Piper, con piloti bravissimi che facevano acrobazie incredibili e che mettevano gli spettatori con il naso all’insù. I suoi occhi si illuminano quando ci racconta delle visite agli aeroporti di Linate e Malpensa per vedere aerei di linea decollare e atterrare senza sosta e di quando in Toscana, durante l’estate, aspettava con ansia il passaggio degli F104 sopra le spiagge davanti a Grosseto. Stefano avrebbe voluto frequentare l’Accademia Aeronautica Militare, ma un certo grado di miopia ne ha pregiudicato la possibilità. Questo però non è stato sufficiente per farlo rinunciare al suo sogno e, dopo aver trovato un posto di lavoro sicuro, ha ricominciato a studiare e ha ottenuto la Licenza di Pilota Privato.
Iscritto all’Aeroclub Milano dal marzo del 1988 da 25 anni Stefano solca i cieli, totalizzando ad oggi quasi 1000 ore di volo, molte di più se si contano quelle effettuate come copilota. Ogni volo è un'emozione, ma due sono stati i momenti che è impossibile dimenticare: il primo volo con l’istruttore e, ancor di più, il primo volo da solista con l'istruttore rimasto a terra a seguirlo via radio.
Stefano ci confida che quando vola prova sempre una grande pace, si sente bene, a suo agio, anche se, in certi momenti quali il decollo, l'atterraggio o l'attraversamento di zone con alta densità di traffico o di turbolenza, deve tenere alta la concentrazione e i nervi ben saldi. Avrebbe voluto fare di questa sua passione una professione, tuttavia non ha mancato di sfogarsi sui cieli d’Europa, raggiungendo anche il Nord Africa.
Il suo amore per il cielo non si esaurisce con il volo, ma va oltre: Stefano è un assiduo frequentatore del planetario di Milano dove si diletta con l’astronomia (che stia pensando di fare l'Astronauta?).
Volete smettere di sognare e prendere il volo? Contattate Stefano: sarà lieto di organizzare per voi un bel battesimo dell’aria o un giretto in qualche posticino non troppo lontano... Da oggi, se senti il rombo di un aereo, alza lo sguardo e agita la mano... potrebbe essere proprio lui!
Iscritto all’Aeroclub Milano dal marzo del 1988 da 25 anni Stefano solca i cieli, totalizzando ad oggi quasi 1000 ore di volo, molte di più se si contano quelle effettuate come copilota. Ogni volo è un'emozione, ma due sono stati i momenti che è impossibile dimenticare: il primo volo con l’istruttore e, ancor di più, il primo volo da solista con l'istruttore rimasto a terra a seguirlo via radio.
Stefano ci confida che quando vola prova sempre una grande pace, si sente bene, a suo agio, anche se, in certi momenti quali il decollo, l'atterraggio o l'attraversamento di zone con alta densità di traffico o di turbolenza, deve tenere alta la concentrazione e i nervi ben saldi. Avrebbe voluto fare di questa sua passione una professione, tuttavia non ha mancato di sfogarsi sui cieli d’Europa, raggiungendo anche il Nord Africa.
Il suo amore per il cielo non si esaurisce con il volo, ma va oltre: Stefano è un assiduo frequentatore del planetario di Milano dove si diletta con l’astronomia (che stia pensando di fare l'Astronauta?).
Volete smettere di sognare e prendere il volo? Contattate Stefano: sarà lieto di organizzare per voi un bel battesimo dell’aria o un giretto in qualche posticino non troppo lontano... Da oggi, se senti il rombo di un aereo, alza lo sguardo e agita la mano... potrebbe essere proprio lui!
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