Morena Pellizzari è un Gestore Small Business in servizio presso la Filiale di Milano Piazza Affari di Veneto Banca dove lavora da poco più di un anno, assunta dalla "fu" Banca Popolare di Monza e Brianza nel 2001. Nel 1991, mentre frequenta la quinta elementare, asseconda un desiderio del fratello e comincia a praticare l’arte del Karate. Nonostante il fratello abbandoni dopo avere conseguito la cintura marrone, lei continua fino alla cintura nera e si rende conto che, quello che per molti potrebbe sembrare il punto di arrivo di ogni karateka, in realtà è esattamente il vero punto d’inizio... |
Del Karate le sono sempre piaciuti sia l’aspetto puramente sportivo, che si divide nella pratica del kata (una serie di movimenti preordinati e codificati che rappresentano varie tecniche e tattiche di combattimento evidenziandone i principi e le opportunità di esecuzione) e del kumite (il combattimento vero e proprio), sia l’aspetto più marziale della disciplina, che ti porta a mantenere e seguire un certo atteggiamento mentale.
Il Karate richiede perseveranza nella ricerca della perfezione, armonia, energia vitale: è come trovarsi a percorrere una strada in perenne salita. “..mi hanno insegnato che per ottenere i migliori risultati occorre innanzitutto vincere sé stessi..” ci racconta Morena.
Nel 2004 partecipa al primo corso per allenatori e ottiene l’abilitazione a insegnante tecnico. Per lei risulta una decisione abbastanza naturale anche perché insegnare è un’attività che le piace molto. Morena oggi segue principalmente il settore giovanile, da 8 a 16 anni, , li prepara per gli esami e per le varie competizioni non senza grandi soddisfazioni: il suo gruppo di agonisti negli ultimi due/tre anni è cresciuto e ha ottenuto ottimi risultati sui tatami di gara oltre a un comportamento sempre encomiabile.
Ama interagire con i suoi studenti, farli ragionare su quello che fanno, sul significato di un esercizio, sulla logica di una sequenza di mosse. Durante le sue lezioni il tempo scorre piacevolmente e velocemente, in modo molto diverso rispetto a un po’ di anni fa quando la disciplina era più rigida e praticata quasi esclusivamente da adulti.
Adesso i due terzi degli iscritti hanno meno di 14 anni e si lavora soprattutto sulla motricità generale, sulle capacità coordinative di base che servono per affrontare qualsiasi sport, per colmare lacune derivanti da un tipo di vita più sedentario rispetto a quella di quando bambini lo eravamo noi, per poi introdurre degli esercizi per acquisire gradualmente le abilità motorie del karate.
Morena non smetterebbe più di parlare: la sua è una vera grande passione e quando le chiediamo se il Karate abbia avuto un’influenza sulla sua vita la risposta è pronta: "Si certo, ma non solo il karate. Da un po' di anni pratico anche yoga oltre a suonare il flauto traverso. Se non mi avessero influenzato vorrebbe dire aver praticato queste attività per nulla".