Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro prevede, per tutto il personale della Banca, l'erogazione annuale di borse di studio a favore dei figli o persone equiparate iscritte e frequentanti corsi regolari di studio in scuole di istruzione secondaria e di qualificazione professionale, statali, pareggiate o legalmente riconosciute o comunque abilitate al rilascio di titoli di studio legali, oppure iscritti a studi universitari presso facoltà legalmente riconosciute ed abilitate al rilascio di lauree valide ad ogni effetto di Legge.

I Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro ed il Contratto Integrativo Aziendale di Veneto Banca (integrato dall’Accordo del 17/11/2010) prevedono, per tutto il personale (i citati contratti riguardano i dipendenti di Veneto Banca S.c.p.a., Banca Italo Romena, Claris Cinque, Claris Factor e Claris Leasing), l'erogazione annuale di borse di studio a favore dei figli, o persone equiparate, iscritti e frequentanti l’asilo nido, la scuola materna, corsi regolari di studio in scuole di istruzione primaria, secondaria e di qualificazione professionale, statali, pareggiate o legalmente riconosciute o comunque abilitate al rilascio di titoli di studio legali, oppure iscritti a studi universitari presso facoltà legalmente riconosciute ed abilitate al rilascio di lauree valide ad ogni effetto di Legge.

Come vi avevamo anticipato nelle giornate dell’8 e  9 agosto u.s., è proseguito il confronto tra le OO.SS. di Gruppo, le Segreterie Nazionali e l’Azienda sul Progetto di Ristrutturazione delle tre banche rete: Veneto Banca, Carifac e BancApulia.

Dopo una lunga e articolata discussione, le posizioni espresse dalle OO.SS. e dall’Azienda sono risultate ancora molto distanti e divergenti e pertanto non si è potuto procedere ad un auspicato accordo.

Come anticipato in precedenza, giovedì e venerdì della scorsa settimana è proseguito il confronto tra le OO.SS. di Gruppo, le Segreterie nazionali e l’Azienda sul Progetto di Ristrutturazione delle tre banche Rete: Veneto Banca, Carifac e BancApulia.
La trattativa si è aperta con la verifica della fattibilità di un possibile, rapido percorso negoziale focalizzato esclusivamente alla gestione delle eccedenze di personale con l’utilizzo del Fondo di Solidarietà.

Oltre 8 mila filiali in meno, circa 19.500 dipendenti in esubero, 13.101 esodati. Sono le cifre da brivido del mondo delle banche italiane nei prossimi anni secondo una ricostruzione molto attendibile che assembla le indicazioni previste dai vari istituti scolpite nei rispettivi piani. Questa fotografia fa da sfondo al consueto incontro pre feriale in programma oggi tra i leader delle organizzazioni sindacali e il presidente Abi Giuseppe Mussari per ripensare la governance delle banche in una fase molto calda delle relazioni industriali.
Ma vediamo banca per banca le grandi linee della maxi-ristrutturazione considerando che a marzo scorso (dati Bankitalia) le filiali erano 33.439 con una popolazione di 325 mila dipendenti.