 | Il Comitato Direttivo Centrale della FABI ha approvato oggi all’unanimità l’iniziativa di sciopero, fissata il prossimo 31 ottobre, oltre al blocco delle relazioni sindacali in tutte le aziende e i gruppi bancari italiani, ad eccezione di quelli commissariati e degli istituti dove sono in corso trattative per evitare i licenziamenti collettivi. |
Un’iniziativa condivisa da tutti i Componenti del Direttivo e necessaria per ribadire alle banche la forte contrarietà della FABI rispetto alla disdetta del Contratto Nazionale dei lavoratori bancari, disposta dall’ABI il 16 settembre scorso, e che mette a rischio tutti i principali diritti acquisiti dei lavoratori, dagli ammortizzatori sociali di categoria, agli strumenti contrattuali previsti per gestire le ristrutturazioni, fino agli inquadramenti e ai percorsi di carriera.
L’ok è stato dato dopo approfondito e ampio dibattito tra la Segreteria Nazionale e i Componenti del Comitato Direttivo Centrale, riuniti oggi a Roma.
Particolarmente applaudita e apprezzata la relazione del Segretario Generale della FABI, Lando Sileoni. Sileoni ha parlato a braccio per oltre mezz’ora, facendo il punto della situazione di tutti i maggiori gruppi bancari e sottolineando come lo sciopero sia indispensabile per opporsi all’arroganza dei banchieri ed evitare la balcanizzazione della categoria.
L’ok è stato dato dopo approfondito e ampio dibattito tra la Segreteria Nazionale e i Componenti del Comitato Direttivo Centrale, riuniti oggi a Roma.
Particolarmente applaudita e apprezzata la relazione del Segretario Generale della FABI, Lando Sileoni. Sileoni ha parlato a braccio per oltre mezz’ora, facendo il punto della situazione di tutti i maggiori gruppi bancari e sottolineando come lo sciopero sia indispensabile per opporsi all’arroganza dei banchieri ed evitare la balcanizzazione della categoria.
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