C'era una volta un uomo di mezza età, così intento ad apparire, che a volte si scordava anche di se stesso! Era uno di quei tipi che credono di essere molto scaltri, e più intelligenti degli altri, abituati a ingannare il prossimo e a farla sempre franca. Un giorno andò al mercato e comprò tre cassette piene zeppe di pesce per festeggiare il proprio compleanno con gli amici poi, come faceva tutti i sabato mattina, prese la strada più corta che conosceva per tornare a casa... |
Questa strada, costeggiava il fiume e passava nel quartiere povero della città; proprio mentre transitava nel centro del quartiere si accorse che una ragazza molto carina, con i capelli neri e gli occhi profondi, lo stava fissando. "Salve!" disse l'uomo gonfiando il petto e richiamando a se la pancia ,"desidera qualcosa da un giovanotto bello come me?” La ragazza non rispose, allora l'uomo si avvicinò un po’ di più ma quando fu a qualche metro, con un frastuono degno di una mandria di bisonti, arrivarono correndo dieci ragazzini, l'uomo perse l'equilibrio e cadde a terra con tutti i pesci. "Oh povero me" grido dolorante "e tutti i miei pesci, mi sono costati un occhio della testa." La ragazza lo aiutò a rialzarsi e a raccogliere il pesce e poi si offrì volontaria per lavarlo e infine esclamò "maledetti ragazzini, non guardano mai dove vanno, pensi l'altra mattina hanno fatto cadere la madre di un signore che è molto vecchia, nel cadere si è rotta una gamba e siccome lui lavora tutto il giorno e non ha né moglie né figli non riesce neppure ad andare a comprare il cibo al mercato!” "Beh! Non sono fatti miei" rispose il furfante pensando solo a se stesso, "oltre al danno per il pesce mi hanno anche sporcato tutti i vestiti." Poi tutto di un tratto, come se si fosse dimenticato del furfante che era, con aria molto gentile e garbata disse: "Mi scusi per i modi sgarbati, sono un po’ frastornato, ma dove abita questo signore? Perché se è impossibilitato a raggiungere il mercato come farà a sfamare se stesso e sua madre? Se vuole, siccome mi sono dimenticato di comperare delle spezie e devo tornare indietro, posso aiutarlo acquistando quello di cui ha bisogno.” L'uomo dopo essersi fatto indicare la dimora dell'anziana con la gamba rotta raggiunse l'abitazione, bussò e quando il proprietario apri la porta esordì con queste parole "Buon giorno sono il buon samaritano di questa zona, mi è stato detto che in questa casa c'è bisogno di cibo, quindi mi sono preso la briga di andare al mercato a comprare questo pesce per lei e per sua madre inferma.” Il distinto signore rispose "Mi dispiace ma per me sono un po’troppi sa, siamo solo in due, inoltre non ho tutto il denaro necessario per quel pesce che oltretutto mi basterebbe per una settimana e lei lo sa meglio di me che, se non consumato subito, il pesce va in malora." L'uomo diede un'altra occhiata al pesce, tutto maciullato, sembrava ci fosse passata sopra una carovana con tutti i cavalli e pensò alla figura che avrebbe fatto con gli amici, inoltre il suo ego da uomo convinto non gli avrebbe permesso di andarsene da li senza aver concluso l'affare. "Ok” - disse il furfante - “mi dia la metà meno dieci monete e non ci pensiamoci più." L'altro accettò l'offerta e ognuno prosegui per la sua strada. L'uomo del pesce se ne andò tutto contento di aver recuperato almeno un po’ del denaro perso in quella sfortunata giornata, con l'ego appagato dal fatto di aver di nuovo ingannato qualcuno, e ignaro del fatto che, quell'uomo a cui aveva venduto il pesce era il marito della donna che lo aveva distolto dal suo cammino e il padre dei 10 bambini che lo avevano fatto cadere. La famiglia povera ebbe di che riempirsi la pancia per pochi danari.
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Luglio 2017
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