Uno dei simboli più affermati della Pasqua è senza ombra di dubbio il coniglietto pasquale, anche conosciuto come coniglietto di primavera o coniglio di Pasqua. Generalmente la figura del coniglietto di Pasqua è accompagnata sempre da uova colorate, ma come nasce questa tradizione? Storia o fantasia? |
Le antiche tradizioni collegano questa dea a miti legati alla primavera, al cui centro vi è l’idea di un sacrificio a cui succede una rinascita.
Per il culto dei celti, quindi, questa dea era legata all’avvento della primavera e alla fertilità dei campi, tanto che chiamavano l’equinozio di primavera: “Eostur-Monath” e successivamente “Ostara”. Alla dea Eostre era devota la lepre (spesso la dea era raffigurata con testa di lepre), perché animale sacro simbolo anch’esso di fertilità e di vita, grazie alla sua spiccata propensione alla prolificazione. La lepre che accompagnava Eostre, deponeva l’uovo della nuova vita per proclamare la rinascita del nuovo anno e ora è diventata la nota icona del coniglio di Pasqua che porta in dono le uova, altro simbolo di fertilità e di vita.
Per queste tradizioni pagane si festeggiava il ritorno della dea, e il modo per farlo era scambiarsi le uova sacre sotto l‘albero ritenuto magico del villaggio.
Per i devoti della religione cattolica la domenica di Pasqua si celebra la resurrezione di Gesù Cristo dopo tre giorni dalla sua crocifissione; ma come collegare a questo avvenimento sacro la figura del coniglietto pasquale?
Si narra che quando la tomba venne chiusa con dentro il corpo senza vita di Cristo, vi era una piccola lepre dentro che vide tutta la scena e rimase sconvolta dalle lacrime della gente, ella non comprendeva il motivo di tanto sgomento. Quando al terzo giorno, Gesù resuscitò, ella lo vide e capì, egli era il figlio di Dio. Lieta dell’avvenimento intendeva trasmettere la buona novella, ma come poteva farlo una lepre senza la parola? È qui che entrano in gioco le uova; la lepre infatti portò a tutta la gente uova colorate, un simbolo di vita per trasmettere la gioia che provava.
Inoltre alla lepre Sant’Ambrogio delegò il ruolo di simbolo di resurrezione, in quanto il suo manto ha la caratteristica di cambiare colore con il cambiare delle stagioni.
Secondo le cronache furono i tedeschi i primi a diffondere l’usanza di preparare dolci e biscotti a forma di coniglietto ai primi dell’1800, ma soprattutto furono gli immigrati tedeschi e olandesi a portare la tradizione del coniglio pasquale oltreoceano, nelle americhe, dove tutt’ora in occasione della Pasqua l’Easter Bunny porta uova colorate ai bambini che sono stati bravi, però, essendo un po’ dispettoso, le nasconde tra le piante e i cespugli dei giardini.
In Inghilterra, si fanno rotolare uova sode per la strada finché il guscio non sia completamente rotto.
La tradizione di nascondere le uova nei giardini in Italia è diffusa soprattutto in Alto Adige, dove i bambini aspettano tutto l’anno il momento della ricerca delle uova di Pasqua.