Un giorno un’insegnante chiese ai suoi studenti di fare una lista dei nomi degli altri studenti presenti in aula su fogli di carta, lasciando un po’ di spazio sotto ogni nome. Poi disse loro di pensare la cosa più bella su ciascuno dei compagni di classe e di scriverla. Ci volle tutto il resto dell’ora per finire il lavoro, ma all’uscita ciascuno degli studenti consegnò il suo foglio. Quel sabato l’insegnante scrisse il nome di ognuno su un foglio separato, e vi aggiunse la lista di tutto ciò che gli altri avevano detto su di lui/lei... |
Poco dopo, l’intera classe stava sorridendo. “Davvero?” sentì sussurrare.
Le frasi più pronunciate erano: “Non sapevo di contare così tanto per qualcuno!” e “Non pensavo di piacere tanto agli altri”. Nessuno parlò più di quei fogli in classe, e la professoressa non seppe se i ragazzi l’avessero discussa dopo le lezioni o con i genitori, ma non aveva importanza: l’esercizio era servito al suo scopo.
Gli studenti erano felici di se stessi e divennero sempre più uniti.
Molti anni più tardi, uno degli studenti, Luca, venne ucciso in Iraq e l’insegnante partecipò al funerale.
Non aveva mai visto un soldato nella bara prima di quel momento: sembrava così bello e così maturo.
La chiesa era gremita dai suoi amici.
Uno a uno quelli che lo amavano si avvicinarono alla bara, e l’insegnante fu l’ultima a salutare la salma.
Mentre stava lì, uno dei soldati presenti le domandò “Lei era l’insegnante di matematica di Luca?“.
Lei annuì, dopodiché lui le disse “Luca parlava di lei spessissimo“.
Dopo il funerale, molti degli ex compagni di classe andarono insieme a rinfrescarsi.
I genitori di Luca stavano lì ed erano in attesa di parlare con l’insegnante.
“Vogliamo mostrarle una cosa“, disse il padre, estraendo il portafoglio dalla tasca.
“Lo hanno trovato nella sua giacca quando venne ucciso. Pensiamo che possa riconoscerlo“.
Aprendo il portafoglio, estrasse con attenzione due pezzi di carta che erano stati ovviamente piegati, aperti e ripiegati molte volte.
L’insegnante seppe ancora prima di guardare che quei fogli erano quelli in cui lei aveva fatto scrivere i complimenti che i compagni di classe avevano scritto su di lui.
“Grazie mille per averlo fatto“, disse la mamma di Luca.
“Come può vedere, Luca lo conservava come un tesoro“ Tutti gli ex compagni di classe si avvicinarono.
Paolo sorrise timidamente e disse “Io ho ancora la mia lista. E’ nel primo cassetto della mia scrivania a casa“. La moglie di Giovanni disse che il marito le aveva chiesto di metterla nell’album di nozze, e Maria aggiunse che la sua era conservata nel suo diario. Poi Vittoria, un’altra compagna, aprì la sua agenda e tirò fuori la sua lista un po’ consumata, mostrandola al gruppo. “La porto sempre con me, penso che tutti l’abbiamo conservata“.
L’insegnante si sedette e pianse.
Pianse per Luca e per tutti i suoi amici che non l’avrebbero più rivisto.
Ci sono così tante persone al mondo che spesso dimentichiamo che la vita finirà un giorno o l’altro.
E non sappiamo quando accadrà.
Perciò dite alle persone che le amate e che vi importa di loro, che sono speciali e importanti.
Fatelo finché siete in tempo, prima che sia troppo tardi.