Ricevuta la lettera il pastore equivocò sull'abbreviazione W.C.; credendo che si trattasse della Cappella Anglicana del paese, chiamata "Welles Changole", rispose così:
Gentile Signore, ho molto apprezzato la sua richiesta ed ho il piacere di informarla che il locale a cui lei si riferisce si trova a 15 chilometri dalla casa, di fatto assai scomodo, specie per chi è abituato ad andarci con frequenza. Chi ha l'abitudine di trattenersi molto per la funzione, è bene che si porti da mangiare, così può restarci anche tutta la giornata. Il luogo si può raggiungere a piedi, in bicicletta o in macchina. E' preferibile andare per tempo, per non restare fuori e disturbare gli altri. Nel locale c'è posto per 30 persone sedute e 100 in piedi. I bambini siedono vicino agli adulti; tutti cantano in coro. All'arrivo verrà consegnato un foglio; chi arriva in ritardo può servirsi del foglio del vicino. I fogli devono essere utilizzati anche per le volte successive, per almeno un mese. Ci sono altoparlanti installati, affinché il sonoro delle funzioni si possa sentire anche all'esterno. Tutto quanto si raccoglie viene dato ai poveri. Vi sono fotografi specializzati che possono prendere foto nelle posizioni più disparate, così che tutti possano vedere queste persone in atti tanto umani. Distinti saluti.
A tutti quanti sarà successo di incappare in qualche equivoco. La comunicazione richiede la massima chiarezza. Occorre avere le idee chiare quando si vuole comunicare. Parlare e scrivere in modo chiaro deriva quasi sempre dal pensare in modo chiaro. Una volta che sia chiaro a chi ci si rivolge e che cosa si intende comunicare, è necessario avere altrettanto chiaro lo scopo della comunicazione. Prima di organizzare le informazioni in un testo, occorre raccogliere il maggior numero di informazioni possibile. La comunicazione è chiara e comprensibile se contiene in modo esplicito tutte le informazioni necessarie a chi legge o ascolta. Essa non deve indurre, implicitamente, il destinatario a fare riferimento a conoscenze supposte o date per scontate. Con questo non vogliamo certamente, in questa sede, impartire lezioni di comunicazione. Approfittando di questa storiella vogliamo semplicemente invitare a fare molta attenzione, quando si invia una mail, una lettera, si fa una telefonata, a far capire molto bene quello che si vuole comunicare. E' utile domandarsi se il messaggio è chiaro e non possa dare luogo a equivoci. Lo stesso vale per quando si ricevono le comunicazioni. Nel dubbio, non si abbia timore a pretendere maggior chiarezza e solo quando si sarà certi di aver ben compreso che cosa viene richiesto, solo allora sarà opportuno e possibile rispondere con serenità.