Quando l’uomo vi fu davanti, vide che l’arco era chiuso da un cancello... sembrava fosse di madreperla, e la strada che portava al cancello sembrava di oro puro.
S’incamminò con il cane verso il cancello e fu allora che vide un uomo seduto ad una scrivania.
A costui chiese: – Scusi, dove siamo?
- Questo è il Paradiso, signore.
- Uao! E non si potrebbe avere un po’ d’acqua?
- Certo, signore. Entri pure, dentro ho dell’acqua ghiacciata.
L’uomo fece un gesto e il cancello si aprì.
- Non può entrare anche il mio amico? – Chiese il viaggiatore indicando il suo cane.
- Mi spiace, signore, ma gli animali non li accettiamo.
L’uomo pensò un istante, poi fece dietro front e tornò in strada con il suo cane.
Dopo un’altra lunga camminata, giunse in cima a un’altra collina, in una strada sporca che portava all’ingresso di una fattoria, vide un cancello che sembrava non essere mai stato chiuso. Non c’erano recinzioni di sorta.
Avvicinandosi all’ingresso, vide un uomo che leggeva un libro seduto contro un albero.
- Mi scusi, – chiese. – Non avrebbe un po’ d’acqua?
- Sì, certo. Laggiù c’è una pompa, entri pure.
- E il mio amico qui? – disse lui, indicando il cane.
- Vicino alla pompa dovrebbe esserci una ciotola.
Attraversarono l’ingresso ed effettivamente poco più in là c’era un’antiquata pompa a mano, con a fianco una ciotola.
Il viaggiatore riempì la ciotola e diede una lunga sorsata, poi la offrì al cane.
Continuarono così finché non furono sazi, poi tornarono dall’uomo seduto all’albero.
- Come si chiama questo posto? – Chiese il viaggiatore.
- Questo è il Paradiso.
- Uhmm non capisco... laggiù in fondo alla strada un uomo mi ha detto che era quello, il Paradiso...
- Ah... vuol dire quel posto con la strada d’oro e la cancellata di madreperla? No, quello è l’Inferno.
- Perbacco! Ma non vi secca che usino il vostro nome?
- No, anzi...; ci fa comodo: selezionano quelli che per convenienza entrano lasciando fuori i loro migliori amici.