Essendo l’ultimo giorno utile per le richieste economato, Davide, collega Gestore Famiglie di una filiale del Nord Italia, si deve cimentare per la prima volta con la procedura di ordine economato dato che i colleghi solitamente preposti al compito soni assenti, chi per ferie chi per malattia. Dopo qualche difficoltà iniziale per accedere al portale, Davide inizia a scorrere i vari prodotti e, verificando le necessità di agenzia, nel termine stabilito, conferma l’ordine... |
Davide, nei termini previsti e assistito dalla FABI, predispone e consegna una lettera a sua difesa nella quale ammette di aver fatto quegli ordini, ma sottolineando che era la prima volta che si cimentava con quella procedura dato che i colleghi erano assenti e che quel giorno oltre a svolgere la sua normale attività di Gestore Famiglie doveva anche fare la cassa quindi adempiere contemporaneamente più attività. In merito all’ordine della valigetta ammette che sia stato fatto per mero errore di digitazione, probabilmente incuriosito dal prodotto, inconsapevolmente ha digitato e confermato l’ordine al posto di visionarlo. Dell’errore si è poi accorto solo successivamente ossia quando l’approvvigionamento è arrivato. Nella lettera a difesa tiene a sottolineare che, non conoscendo la procedura di restituzione, ha preferito tenere la valigetta nel magazzino della filiale peraltro alla vista di tutti. Ammette che si vergognava dell’errore fatto e, dato che doveva recarsi in direzione centrale per un corso, aveva messo la valigetta ancora sigillata in auto per restituirla in quell’occasione.
Il giorno del corso, distratto anche dall’incontro con colleghi che non vedeva da tempo, si dimentica completamente della valigetta che rimane nel bagagliaio per diverso tempo dato che al lavoro va a piedi e utilizza l’auto in sporadiche occasioni. Davide dichiara che potrebbe sembrare non abbia agito in modo corretto, ma ribadisce la sua completa buona fede sull’intera vicenda e che fino al giorno del corso l’oggetto sia sempre rimasto nel magazzino della filiale sempre alla vista di tutti.
Anche in merito alla seconda contestazione Davide fa leva sulla sua buona fede.
La sua intenzione era quella di ordinare solamente quattro pacchi di carta igienica cosi come sono comunemente presenti sugli scaffali dei centri commerciali e che dalla procedura non è assolutamente evidente che ogni confezione contenesse addirittura 48 rotoli ciascuna., tra le altre cosa ribadisce che l’ufficio economato non ha nemmeno evaso l’ordine considerando la richiesta un errore della filiale dato il numero dei dipendenti. Davide conclude la lettera confidando che in merito alle due contestazioni la sua posizione possa ritenersi chiarita e che il
tutto sia stato il risultato di errori e superficialità da parte sua ma fatti sempre in buona fede.
La banca, preso atto delle giustificazioni pervenute, comunica che viene adottato nei confronti di Davide il provvedimento disciplinare della “sospensione dal servizio e dal trattamento economico” per un periodo di un giorno ai sensi dell’art. 44 lettera c del vigente CCNL.
Seppur Davide ritenga la sanzione ingiusta e spropositata rispetto a quanto contestato preferisce non impugnarlo e accetta sommessamente la punizione.