Care colleghe e cari colleghi,
pubblichiamo con un po' di malinconia l'ultimo numero di Parola alla FABI. In questi anni abbiamo lavorato con costanza per tenervi puntualmente aggiornati su quanto accadeva nel nostro Gruppo e per fornirvi consigli e suggerimenti che ci auguriamo vi siano stati utili per affrontare con un po' più di serenità il vostro percorso lavorativo e professionale.

La trasmissione di RAI 3 condotta da Gerardo Greco ha approfondito la situazione in Popolare di Vicenza e Veneto Banca.

In studio, tra gli ospiti, anche il Segretario Generale della FABI Lando Maria Sileoni a difesa dei lavoratori: guarda il suo intervento andato in onda su RAI 3 il 28 giugno dalle ore 8.

All’indomani dell’acquisizione da parte di Intesa Sanpaolo delle due banche venete, si è svolto il 28 giugno 2017 a Milano il primo incontro tra le Segreterie di Coordinamento dei Rappresentanti Sindacali del Gruppo Intesa Sanpaolo e il Chief Operating Officer Eliano Omar Lodesani.
Durante la riunione è stata illustrata ai sindacati l’informativa con i dettagli sull’operazione e le ricadute che questa avrà a livello occupazionale.

Alla giornata di apertura del 123° Consiglio Nazionale della FABI, il sindacato di maggioranza dei bancari, che si è svolto a Roma il 13 e 14 giugno 2017, hanno preso parte oltre 1500 delegati sindacali da tutta Italia: una due giorni fitta di dibattiti e appuntamenti con i principali banchieri italiani per discutere del futuro del settore e del ruolo del sindacato, tra fusioni, nuovo modello di banca, sviluppo del digitale.

La FABI, per il tramite del Segretario Generale Lando Maria Sileoni, interviene a Omnibus su La 7, sui seguenti argomenti: crisi economica del Paese, crisi del sistema bancario, situazione Gruppo MPS e 2 banche venete, governance delle banche, poteri forti nel settore bancario e relazione annuale di Ignazio Visco.
La trasmissione OMNIBUS è andata in onda su La 7 sabato 3 giugno 2017 alle ore 08:00.

Dopo la caduta del fascismo e la fine della seconda guerra mondiale l’Italia volta pagina:  il 2 giugno 1946 parteciperanno al voto anche le donne, saranno le prime elezioni a suffragio universale. Tutta la popolazione è chiamata a decidere la forma dello Stato con un referendum istituzionale: vincerà la Repubblica, con il 54,3% dei voti. Quello stesso viene eletta l’Assemblea Costituente, che avrà il compito di definire la nuova architettura dello stato e di redigere la sua carta fondamentale, la Costituzione.