Buongiorno, in questi giorni tiene banco l’argomento della disdetta, dal 31/3/13, del contratto integrativo aziendale. Il C.I.A. è uno strumento che aggiunge a tutti noi lavoratori maggiori tutele e sarebbe catastrofico perdere i diritti/benefici ottenuti fino ad oggi. In questo periodo da entrambe le parti (Sindacato e banca) sembra ci sia la gara a rivendicare l'attenzione maggiore ai lavoratori e al loro futuro. Mi viene da pensare: ben venga! Però la scadenza è a fine marzo e fino a oggi il vecchio contratto siglato nel 2006 e implementato nel 2010 è ancora in vigore. Ebbene, se guardiamo al presente, non trovo un riscontro pratico su quello che viene dichiarato nelle ipotesi di inquadramento per i gestori privati affluent (ruolo che ricopro). Da contratto (2010) sono previsti tre profili:
Il periodo maturato nel ruolo è definito in anni, mentre per l’acquisizione delle competenze è difficile dare una definizione precisa. Però c’è scritto che l’azienda avrebbe segnalato ai dipendenti interessati, con almeno sei mesi di anticipo, eventuali situazioni che potessero compromettere l’acquisizione di tali inquadramenti. Quindi mi sembra d'intendere che la discrezionalità dell’azienda sia presente solo in questo ultimo caso e che se non arrivano comunicazioni negative in questo senso allora il passaggio di inquadramento è acquisito. Ad oggi però, pur ricoprendo da diversi anni il ruolo di gestore affluent, e pur non ricevendo alcuna comunicazione negativa da parte della Banca, il mio inquadramento non è cambiato. Come mai? |
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Luglio 2017
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