Cari amici della FABI vi scrivo per ringraziarvi. Per me questo è un periodo veramente difficile e non potete immaginare cosa significhi per una persona di 50 anni perdere ogni punto di riferimento e essere costretta a rimettersi in gioco. Cambiare le proprie abitudini dopo aver lavorato per tanti anni nello stesso luogo, insieme agli stessi colleghi, occupandosi delle stesse cose potrebbe apparentemente sembrare una bella opportunità per ritrovare nuovi stimoli. Non è sempre così e sono certo che molti sono i colleghi che si sono trovati nella mia situazione. Ti svegli e non riesci ad alzarti, tutto diventa impossibile, inizi a pensare che non ci sia una via d’uscita. Anche il tuo medico sembra non riuscire a capire e ti prescrive vitamine, ricostituenti, pillole per dormire: non serve a niente! Io, grazie anche a voi, una via ho iniziato a trovarla. Ero molto scettico quando ho letto sul vostro Parola alla FABI di quello strano servizio di sostegno che avevate deciso di dedicare ai vostri iscritti (FABI ti ascolta). Pensavo al solito specchietto per le allodole per attrarre l’attenzione dei colleghi, ma stavo male e un giorno ho deciso di digitare quel numero di telefono nella speranza che qualcuno mi potesse aiutare. Grazie, grazie e ancora grazie. Emanuela mi ha messo subito a mio agio e mi ha permesso di parlare, di dirle cose che non ero riuscito a dire nemmeno a me stesso. Non sto ancora bene, ma penso di potercela fare e per me questo è già molto. |
F.A.Q. (Frequently Asked Question)
PAROLA AGLI ISCRITTI
Le domande e le richieste di aiuto inviate dagli iscritti alla FABI del Gruppo Veneto Banca