
in questo particolare momento storico si sente parlare di un aumento, da parte degli istituti di credito, del numero dei provvedimenti disciplinari nei confronti dei propri dipendenti. Si è creata molta preoccupazione e insicurezza e ammetto che anche io, nonostante abbia sempre lavorato nel rispetto delle norme e dei regolamenti, comincio a temere di dover rispondere personalmente per qualsiasi cosa. Un calo di attenzione, una piccola distrazione potrebbero avermi fatto cadere in errore senza accorgermene.
Come se non bastasse si sente parlare sempre più spesso di imprenditori che, non trovando alcuna via per uscire dalla crisi, decidono di togliersi la vita.
E’ una situazione difficile e ho paura, lo ammetto. Da una parte la Banca che mi chiede di far rientrare con ogni mezzo possibile i clienti in difficoltà, dall’altra i clienti che chiedono aiuto in un momento particolarmente difficile.
Non voglio dilungarmi troppo e vengo a una domanda (estrema, lo ammetto) che mi piacerebbe fosse pubblicata su Parola alla FABI: sono curiosa di conoscere l’opinione del resto dei colleghi che lavorano in questo importante Gruppo che si è sempre dichiarato vicino ai propri clienti. Dunque, se un cliente dovesse compiere insani gesti attribuendo parte della responsabilità al proprio gestore o al proprio direttore, questi ultimi potrebbero essere chiamati in causa e venir contestati di reati quali: stalking, omicidio colposo o simili?