“Fortunatamente per i bancari ci sono i sindacati di categoria. E chi mi conosce sa che questa non è piaggeria! E' in atto l'ennesimo passo verso la dequalificazione del lavoro in banca. La dequalificazione giustifica ed accompagna la riduzione degli emolumenti e dei diritti (ovviamente non per tutti!). Quello che più mi infastidisce però è che venga usata l'ipocrisia della sostenibilità del sistema come arma di ricatto nei confronti dei lavoratori. Se alcune banche sono in crisi non è certo per il costo del personale dove, peraltro, l'incidenza del top management non ha uguali in Europa. E’ l'inefficienza del sistema che è cronica e distruttiva. I problemi delle banche viceversa sono cominciati quando si è cominciato ad accentrare le responsabilità, togliendo deleghe decisionali indispensabili alla rete in aziende di servizi che operano a contatto con la clientela. Problemi dovuti a Consigli di Amministrazione incompetenti ed accondiscendenti con la componente Direzionale. Proprio per questo nelle Banche (in particolare nelle Popolari) il processo decisionale è falsato. I CdA anzichè decidere ratificano!! Così le scelte di investimenti vengono perse tenendo presente più il prestigio personale che gli effetti economici e finanziari. Allora si può sbagliare tranquillamente perchè poi nessuno paga se non i lavoratori, la loro sicurezza e la loro tranquillità . Se poi dovessi parlare dell'incapacità di tutto il sistema ( e vi assicuro questa non è presunzione) di valutare il rischio nel concedere credito potrei scrivere un libro. Basta solo dire che l'attuale crisi economica è dovuta in larga parte a questa incapacità!! Ecc. ecc.” |
Anche se c’è chi forse non lo conosce Roberto Benacchio è stato un vero punto di riferimento per molti colleghi di Veneto Banca in quanto Capo Area attento e preparato, dotato di una grandissima sensibilità sia verso la clientela sia verso i propri collaboratori.
A Roberto desideriamo rispondere che fortunatamente ci sono sempre più colleghe e colleghi che con la loro adesione sostengono le organizzazioni sindacali e che, per quanto ci riguarda, cerchiamo di fare tutto il possibile per ripagare i nostri iscritti per la fiducia che ci hanno dato e continuano a riporre in noi. Tanto lavoro, tanto impegno, ma anche tanta soddisfazione perché lavorare per aiutare gli altri è una cosa molto gratificante anche se non sempre si riesce a ottenere quanto desiderato. Quello che ci ferisce profondamente è sapere che c’è ancora chi crede che il nostro lavoro sia inutile e che tutti i diritti di cui godiamo oggi siano piovuti dal cielo. Purtroppo non è così, sono stati conquistati in anni e anni di trattative perché spesso abbiamo a che fare con aziende il cui obiettivo principale non è il benessere dei propri dipendenti e nemmeno quello dei propri clienti, ma la massimizzazione degli utili di breve periodo ad ogni costo, la logica del profitto fine a se stesso che va a finire sempre nelle solite tasche. Noi lottiamo per il ritorno a una banca più lungimirante, che riscopra quel ruolo sociale che le compete, per il bene delle famiglie, del territorio e non sempre e solo dei soliti noti.